La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, dagli scavi Abbanoa affiora una tomba millenaria

di Gavino Masia
Porto Torres, dagli scavi Abbanoa affiora una tomba millenaria

Una nuova scoperta dei tecnici della Soprintendenza. Rinvenuto uno scheletro vicino alla basilica di San Gavino

24 giugno 2017
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PORTO TORRES. Una tomba funeraria di età tarda è stata rinvenuta ieri mattina dai tecnici della Soprintendenza - sotto il muraglione che circonda il patio di San Gavino - mentre controllavano i lavori di scavo della società Abbanoa alla ricerca di una perdita idrica segnalata dai residenti del quartiere di Monte Agellu. Dal mucchio di terra è spuntata subito una piccola brocca decorata che faceva parte del corredo del defunto e, dopo l’intervento certosino dei tecnici specializzati, è stata messa in luce anche parte della gamba destra dello stesso defunto. Dalla posizione dello scheletro sembra che l’inumato guardasse in direzione della vicina Basilica di San Gavino, in segno di devozione o rispetto verso il compendio monumentale. Secondo gli archeologici, infatti, il ritrovamento conferma che in tutta l’area intorno alla millenaria chiesa romanica vi sia una grande necropoli, poiché tutti volevano essere sepolti vicino ai Protomartiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario. Gli operatori in forza all’ente gestore delle risorse idriche hanno sospeso momentaneamente i lavori, anche perché in quel punto non sono riusciti a individuare la condotta, e per ora il resto del corpo del defunto resterà sottoterra.

Il materiale funerario rinvenuto, invece, è già allo studio degli archeologici della Soprintendenza per risalire alla ipotetica data della sepoltura. Nella zona di San Gavino, esattamente in piazza Marconi, qualche anno fa erano stati ritrovati reperti archeologici appena sotto le piastrelle dei marciapiedi, a conferma di come tutta la città abbia un grande tesoro sottoterra che potrebbe svelare sorprese dopo qualsiasi intervento. Lo scavo è stato effettuato proprio sotto il vecchio e suggestivo muraglione che tanti anni fa divideva il vecchio rione di Santu Bainzu (dove ora c’è il parco) dalla Basilica e che ora non gode di buona salute conservativa con il disinteresse di tutti gli enti preposti, nonostante gli appelli lanciati (e mai ascoltati) nel corso degli anni. Probabilmente ci sono problemi economici alla base di questo tipo di interventi su quell’opera - che dovrebbero spettare al Comune, dopo che la Soprintendenza approva il progetto - ma non bisogna dimenticare che allo stato attuale il muraglione perde pezzi e rappresenta anche un potenziale problema di sicurezza per i pedoni e le auto che transitano quotidianamente in quella curva. Eppure tutta quella zona è un monumento a cielo aperto che meriterebbe maggiore rispetto.

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