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pulizia e sicurezza 

Il Consorzio industriale rimuove erbacce e discariche

Il Consorzio industriale rimuove erbacce e discariche

PORTO TORRES. Il Consorzio industriale provinciale ha superato sul tempo il Comune di Porto Torres per ciò che riguarda lo sfalcio di sterpaglie e la bonifica da micro discariche nelle aree di sua...

24 giugno 2017
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PORTO TORRES. Il Consorzio industriale provinciale ha superato sul tempo il Comune di Porto Torres per ciò che riguarda lo sfalcio di sterpaglie e la bonifica da micro discariche nelle aree di sua competenza. Da diversi giorni, infatti, la viabilità dell’agglomerato industriale e del comparto artigiani si presenta tirata a lucido con i bordi delle strade ripuliti da erbacce e messi in sicurezza dal pericolo di incendi.

La vegetazione spontanea cresce a dismisura con l’arrivo della bella stagione e con essa aumenta anche il rischio di fuochi generati da mozziconi di sigarette gettati impunemente dai finestrini: l’ente consortile è però voluto correre ai ripari affidando ad aziende locali specializzate nel settore, il compito di rendere più decorose e sicure le aree e gli svincoli e le strade che costeggiano gli insediamenti industriali e artigianali e quelle ad alta densità di traffico. Soprattutto alla radice della strada camionale e l’arteria d’accesso alla città per chi sbarca dal porto industriale.

L’azienda incaricata ha raccolto anche rifiuti speciali di tutti i tipi abbandonati impunemente dai nemici della differenziata, con l’auspicio che in futuro ci sia maggior controllo per evitare inquinamento ambientale nell’area artigianale. L’intervento di pulizia voluto dal Cip è servito pure a ridare respiro agli alberelli sparsi in tutto l’agglomerato, messi a dimora con i vari interventi di forestazione realizzati dalle precedenti amministrazioni e oggi completamente trascurati. Se la vista di chi percorre quelle strade è migliorata sotto il profilo igienico, lo stesso non può dirsi però per quello ambientale.

Nella lunga via che porta al porto industriale e alla portineria mare dello stabilimento permangono purtroppo i ruderi fatiscenti figli del degrado lasciato dalla crisi industriale degli anni 70: ossia il peggior biglietto da visita per chi sbarca dalle navi. (g.m.)

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