La Nuova Sardegna

Sassari

Casteldoria Terme rifà i conti alla Provincia 

di Salvatore Santoni
Casteldoria Terme rifà i conti alla Provincia 

L’amministratore Bachisio Falconi: «Non dobbiamo pagare 400mila euro, ma garantiremo i canoni» 

24 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Non dobbiamo pagare quelle cifre astronomiche». L’amministratore unico della Casteldoria terme Srl, Bachisio Falconi, chiarisce la posizione della società all’indomani della notizia che ha visto la Provincia battere cassa per il compendio termale.

Nei giorni scorsi, infatti, l’amministratore straordinario della Provincia, Guido Sechi, ha emesso un decreto di incarico legale per recuperare i canoni arretrati, quantificati in 400mila euro.

Una cifra importante, dalla quale però devono essere scomputate tutta una serie di opere di ristrutturazione effettuate dalla società.

Per prima cosa, la Casteldoria terme precisa che il contratto tra la Provincia e la società di gestione è del 2010 (nel decreto dell’amministratore straordinario numero 31 del 9 giugno 2017 viene citata la data del 18 settembre 2013) e ha validità ventennale. Dopodiché, l’amministratore Falconi spiega che nel 2013 «l’amministrazione provinciale ha autorizzato lavori per 450mila euro, di cui 300mila da scomputare entro il 2017 dal conto canone e 150mila a carico della Casteldoria terme Srl, totalmente realizzati».

Inoltre, la società spiega che «nel corso di questi anni vi sono stati degli ulteriori danni alla struttura coperti da apposita polizza di una primaria compagnia assicuratrice che garantisce il patrimonio immobiliare in questo caso della provincia di Sassari».

L’amministratore Falconi riepiloga il quadro finanziario: «300mila euro sono i lavori da scomputare entro il 2017; 89mila euro è il debito residuo al 30 marzo 2017; 152mila euro sono i lavori eseguiti dalla società e coperti dall’assicurazione; il residuo attivo ammonta a 43mila euro». E ancora, sono previsti ulteriori lavori, in fase di esecuzione, in materia di sicurezza. «La società – continua Bachisio Falconi – sta facendo ogni sforzo per garantire la regolarità dei canoni in scadenza, l’agibilità della struttura e si è sempre manifestata la disponibilità a interloquire positivamente e costruttivamente».

L’amministratore della Casteldoria terme ricorda inoltre come negli anni «abbiamo operato con alcune inadempienze che riguardano contrattualmente l’ente locatore». Si tratta, tra le altre cose, del mancato collegamento pedonale con lo stabilimento di Viddalba; ma anche l’insufficienza di posti letto nella struttura e la mancanza di segnaletica stradale, di parcheggi e di illuminazione stradale.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative