La Nuova Sardegna

Sassari

Affitti a luci rosse a Sassari, la difesa: «Non sapevo delle escort»

di Luca Fiori
Affitti a luci rosse a Sassari, la difesa: «Non sapevo delle escort»

L’ingegnere arrestato dalla Finanza ha rilasciato dichiarazioni spontanee al Gip Cosseddu ha prodotto i contratti di locazione. I suoi legali: «Deve tornare libero»

24 giugno 2017
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SASSARI. «I canoni d’affitto erano assolutamente in linea con i prezzi di mercato, i contratti registrati e per quanto riguarda la prostituzione sinceramente non chiedevo alle persone che venivano a soggiornare nei miei appartamenti che tipo di attività svolgessero».

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Si è difeso così ieri mattina davanti al giudice delle indagini preliminari Michele Contini, l’ingegnere Pietro Cosseddu arrestato tre giorni fa dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione per aver affittato quattro appartamenti in via Grazia Deledda a giovanissime escort di nazionalità romena. L’uomo, che insegna disegno e progettazioni meccaniche all’istituto industriale, ha scelto di rilasciare dichiarazioni spontanee e i suoi difensori, gli avvocati Gabriele Satta e Mario Cesaraccio, hanno chiesto al Gip di revocare la misura degli arresti domiciliari. Su questa richiesta il giudice dovrebbe sciogliere la riserva stamattina, dopo aver visto il parere del sostituto procuratore Maria Paola Asara.

«Dopo la protesta dei condomini per il continuo via vai di sconosciuti nel palazzo - ha spiegato Pietro Cosseddu al Gip - era stato proposto di installare delle telecamere e io avevo votato a favore, proprio perché non avevo assolutamente niente da nascondere».
 

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