La Nuova Sardegna

Sassari

La Provincia chiede 400mila euro alla società Casteldoria terme 

di Salvatore Santoni
La Provincia chiede 400mila euro alla società Casteldoria terme 

Il commissario Guido Sechi mette in mora il gestore per gli arretrati sui canoni di affitto  Ma la cifra del debito è da stabilire: il contratto prevedeva “sconti” per le manutenzioni eseguite

21 giugno 2017
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SASSARI. Acque agitate alle terme di Casteldoria: la Provincia mette in mora il gestore dell’impianto contestando un arretrato da record sui canoni di locazione. Nei giorni scorsi l’amministratore straordinario Guido Sechi ha firmato un decreto di incarico legale dando mandato per recuperare oltre 400mila euro dalla Casteldoria terme Srl. Questo perché nonostante i numerosi solleciti di pagamento, inviati dal settore Edilizia e Patrimonio della Provincia alla società di gestione, le somme arretrate non sono mai arrivate. E così, dopo mesi di vane attese, dalla Provincia hanno deciso di imprimere un’accelerazione alla faccenda.

L’amministratore straordinario Guido Sechi ha quindi preso in mano carta e penna per proporre ricorso contro la Casteldoria Terme Srl nelle sedi che Antonio Serra – l’avvocato incaricato dalla Provincia – riterrà più opportune. Non è importante dove e come: l’unico obiettivo è proprio di far recuperare i soldi che mancano all’appello nelle casse dell’ente provinciale. Nel decreto dell’amministratore straordinario si quantifica un credito di oltre 400mila euro. Una cifra importante, dalla quale però verranno scomputate tutta una serie di opere di ristrutturazione e migliorie previste in un precedente accordo siglato tra il gestore dell’impianto termale e la Provincia. La Casteldoria terme Srl, infatti, si era garantita la gestione pluriennale dell’omonimo impianto termale sottoscrivendo un contratto quando era ancora in piedi il vecchio consiglio provinciale, più o meno alla fine del 2013. Il contratto prevede espressamente che le parti si possano accordare per rimodulare i canoni di locazione nel caso in cui vengano eseguite opere di manutenzione nella struttura termale. Lavori che sono stati autorizzati con l’approvazione di un progetto per il quale ora è necessario fare una valutazione precisa. Nel frattempo però, la Provincia ha inviato il conto dei canoni arretrati al gestore.

«La ditta non ha rispettato le scadenze contrattuali – spiega l’amministratore straordinario Guido Sechi – e per l’ente è importante effettuare un monitoraggio delle entrate accurato, soprattutto in un periodo in cui le risorse scarseggiano. Ora stiamo valutando il piano di spese sostenute e dopodiché verrà stabilito il conguaglio». E il compito più delicato di cui è stato investito il legale incaricato dall’ente sarà proprio stabilire quanti, quali e in che modo sono stati eseguiti i lavori. Conclusa la cernita, e quindi dopo aver scomputato le somme per le opere certificate, la Provincia presenterà il saldo alla Casteldoria terme per riallineare la situazione contabile e tentare di calmare le acque nei rapporti con il gestore.

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