La Nuova Sardegna

Sassari

Casa protetta a una ditta esterna A Ozieri i sindacati in trincea 

Casa protetta a una ditta esterna A Ozieri i sindacati in trincea 

La struttura Clemenza e Pietri è stata affidata a una società di Torino. Nota Ugl contro il Comune In discussione il futuro dei lavoratori: «Nessuno di loro è stato coinvolto in questa operazione»

21 giugno 2017
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OZIERI. «Sta per consumarsi l’ultimo atto di un procedimento da noi sempre osteggiato e combattuto». Con queste parole il sindacato Ugl, dipartimento Sanità, commenta la notizia del via libera definitivo del Comune di Ozieri all’esternalizzazione della gestione della comunità integrata Clemenza e Giuseppe Pietri a una ditta di Torino. Un provvedimento il cui iter è iniziato da mesi e che terminerà definitivamente domani 22 giugno con l’ufficiale ingresso nella gestione della ditta vincitrice dell’appalto. È la Cm Service di Torino, che ha appunto vinto la gara espletata lo scorso mese di aprile. Nulla da eccepire sulla regolarità, pur nell’amarezza per il fatto che si tratti di una ditta non sarda, da parte dell’Ugl, che però lamenta, come già fatto diverse volte in passato «il comportamento autoritario dell’amministrazione uscente, parente stretta di quella appena insediata». Ugl Sanità sin da subito aveva protestato «per il modus in cui è stata condotta l’intera vicenda, soprattutto per il mancato coinvolgimento di OoSs e dei dipendenti che da anni vi lavorano e meritavano ben altra considerazione ma che al contrario, sono stati informati dalla nuova situazione solo a cose fatte e senza alcun confronto con il Comune». Preso di mira in particolare l’allora assessore ai Servizi sociali Gigi Sarobba (ora in odore di riconferma) «che dapprima - dice la segretaria territoriale Ugl Sanità Antonella Tedde - ha rassicurato i dipendenti del loro coinvolgimento nella trattativa, senza poi fare alcun seguito alle sue promesse». Il sindacato ribadisce quindi la posizione tenuta sin dal mese di marzo, quando Ugl aveva proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti per protestare contro la cessione a terzi di un servizio da sempre gestito a livello comunale e soprattutto per il fatto che la notizia della volontà di esternalizzazione del servizio era arrivata «senza consultare la Ugl e, cosa ben più grave, omettendo di informare i lavoratori, che si sono visti esternalizzare in un bando con scadenza 5 aprile senza aver idea di ciò che stava capitando», aveva spiegato a suo tempo la segretaria Tedde. Si erano interessate della vicenda anche diverse coalizioni politiche, a cominciare a inizio anno dall’allora minoranza Ozieri Domani, che in una interrogazione aveva chiesto lumi sui conti della struttura paventando una possibile intenzione del Comune di cederla e poi, a cose già fatte, del gruppo Prospettive, che aveva duramente stigmatizzato la decisione ormai presa di esternalizzare il servizio. «Ugl Sanità - incalza ora Antonella Tedde - non può che prendere atto, insieme ai lavoratori, dalla nuova realtà, certa che i dipendenti assicureranno da qui in davanti, senza riserve, la loro disponibilità e professionalità; lavoratori che verranno affiancati e tutelati in questo nuovo percorso dall’organizzazione sindacale».

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