La Nuova Sardegna

Sassari

Crisi a Palazzo Ducale: incontro decisivo al Pd 

di Paoletta Farina
Crisi a Palazzo Ducale: incontro decisivo al Pd 

Oggi nella sede di via Mazzini è in ballo il futuro della giunta di Nicola Sanna Il Piano della comunicazione ha acceso la scintilla. Non ufficiale l’addio della Sau

19 giugno 2017
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SASSARI. Oggi il “redde rationem” nel Partito Democratico da cui dipenderà il futuro della giunta di Nicola Sanna. Nella sede di via Mazzini si metteranno le carte sul tavolo per vedere se dopo le dimissioni dei tre assessori Fabio Pinna (che è anche segretario cittadino del partito), Monica Spanedda e Raffaella Sau (ma fino a ieri la responsabile della Cultura non le aveva ancora protocollate) ci siano margini per una ricomposizione che sventi il commissariamento di Palazzo Ducale.

Difficile capire se il clima sia favorevole almeno a un armistizio, se non a una completa dichiarazione di pace tra i belligeranti, considerati i travagliati mesi vissuti dal sindaco che da marzo a oggi ha perso sei dei suoi assessori, sostituendo solo il titolare del Bilancio, Alessio Marras, con il consigliere Simone Campus, e che ha visto allontanarsi due consiglieri di maggioranza della lista civica renziana “Sassari bella dentro” Dino Ghi e Alessandro Boiano, che stanno garantendo, ma “con riserva” l’appoggio esterno.

Certo è che un peso importante nelle decisioni che verrano prese nella giornata odierna,(in una riunione già in calendario prima che scoppiasse il nuovo caso), lo avranno “padri nobili” e capicorrente dei dem, dal senatore Silvio Lai, al presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, per continuare con Giacomo Spissu e Gavino Manca, ai quali fanno riferimento gli ultimi tre assessori dimissionari. In particolare è attesa quale sarà la linea di Ganau che nella precedente riunione del partito dello scorso lunedì non era intervenuto nel dibattito ed era andato via senza commentare. Ganau insieme con Lai, almeno a quanto si mormora da tempo all’interno del partito, sarebbe favorevole al commissariamento. E bisognerà vedere anche quale sarà la posizione di Spissu, che veniva dato come più prudente sull’ipotesi di commissariamento, ma le dimissioni (pare molto sofferte) dell’assessore all’Ambiente Fabio Pinna, che fa capo alla sua corrente, sembrano lasciar intendere che qualcosa potrebbe cambiare nell’atteggiamento finora tenuto. A scatenare la reazione che ha portato alle dimissioni, ufficiali o meno, dei tre assessori, è stata la presentazione in giunta, giovedì scorso, del Piano della comunicazione che prevederebbe tra le figure, oltre al portavoce del sindaco, anche un coordinatore, che dovrebbe essere nominato dallo stesso sindaco. Per la scelta del “supervisore” girano autorevoli nomi di giornalisti che sarebbero stati proposti al sindaco, il quale però vorrebbe decidere in autonomia poichè lo stesso Piano della comunicazione lo prevede. Quando la tensione in giunta è salita, uno degli assessori dimissionari ha chiesto la sospensione dell’approvazione del piano in attesa della riunione odierna. Il Pd è infatti convinto da tempo che all’esterno non appaia in modo sufficiente il lavoro svolto dall’amministrazione per la città.

Probabilmente, però, in questi continui stop and go nel tiro al bersaglio sul sindaco gioca l’incerto esito di un eventuale ritorno alle urne. Tutto da dimostrare che il centrosinistra, dilaniato da regolamenti di conti interni, personalismi, ripicche e via continuando, possa ritornare a Palazzo Ducale con il plebiscito del 2014. E intanto starebbero nascendo aggregazioni nel centrodestra che potrebbe approfittare di questo momento di debolezza degli avversari se davvero il Comune verrà commissariato e si andrà a elezioni. E scalpita anche il Movimento Cinque Stelle, che ha condotto una dura opposizione in consiglio comunale, anche se non si sa con quali risultati in termini di voti potrà tradursi.

Intanto la città sembra comprendere sempre meno i motivi di tanto litigare a Palazzo Ducale e in via Mazzini. Se è vero che qualche scivolone c’è stato, in primis la vicenda delle piste ciclabili, la giunta Sanna ha avviato numerosi progetti o sta concludendo quelli lasciati in eredità da Gianfranco Ganau dopo quasi dieci anni di mandato.



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