La Nuova Sardegna

Sassari

Gli imprenditori del Nord  provano a rialzare la testa 

di Giovanni Bua
Gli imprenditori del Nord  provano a rialzare la testa 

Flebili segni di ripresa nel sesto rapporto presentato dalla Camera di Commercio Il presidente Sini: «Il peggio sembra passato, abbiamo imparato a gestire la crisi»

17 giugno 2017
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SASSARI. Il tessuto imprenditoriale del Nord Sardegna prova a rialzare la testa. Forgiato, suo malgrado, da una crisi senza fine, con cui chi è rimasto in vita sembra aver iniziato a capire come fare i conti. Irrobustito da un costante ricambio, che vuol dire anche ringiovanimento, riorganizzazione, maggiore consapevolezza di mezzi e limiti. Conscio che: «La ripresa può venire solo dal mercato e dunque serve favorire la nascita di nuove imprese ad elevato contenuto occupazionale e tecnologico, dando priorità ai giovani e alle donne».

Queste ultime sono parole citate da Pietro Esposito e Gavino Sini, segretario generale e presidente della Camera di Commercio Sassari-Nord Sardegna, che ieri hanno presentato insieme alla responsabile dell’ufficio statistica Monica Cugia e a uno dei principali curatori del volume, Francesco Piredda, la sesta edizione del Rapporto delle Imprese.

Una vera e propria miniera d’oro di numeri e tendenze, dentro cui si può leggere passato, presente e futuro del tessuto produttivo di Sassarese e Gallura. Che spinge i vertici dell’Ente camerale a dire: «Il peggio non è passato, come le criticità che frenano il nostro territorio. E lo stesso sistema camerale è messo sotto enorme pressione. Questo non ci esime però dal sottolineare che l’economia regionale è sostanzialmente uscita dalla congiuntura negativa che aveva depresso il sistema negli ultimi anni. Che la crescita è lenta e costante. E che è tornata una forte voglia, soprattutto tra gli under 35, di scommettere sulla propria capacità di fare impresa».

I numeri. A confermarlo i numeri messi in fila dalla Camera di Commercio nei nove settori in cui è divisa l’attività economica. A fronte di 47676 imprese attive nel nord Sardegna. (28653 a Sassari e 19023 in Gallura) le iscrizioni sono state 3309 e le cancellazioni 2633. Il saldo è dunque favorevole di 676, con un tasso di crescita per il 2016 dell’1,17% e un tasso di sviluppo imprenditoriale dell’1,4%, il doppio di quello dell’isola.

Giovani e donne A trainare la ripresa le 14964 imprese giovanili attive, con un tasso di crescita del 13,1% e le 10968 imprese femminili attive, con 1035 iscrizioni e 799 cancellazioni e un tasso di crescita dell’1,9%. Poi le imprese straniere, in crescita costante.

I settori. A trainare la ripresa, soprattutto nel sassarese, l’agricoltura “di seconda generazione”, che è il terzo settore di attività con 9420 imprese in crescita del 2%. Guida come sempre, anche se in calo, il commercio (27%) e i servizi e alberghi (26%), poi costruzioni, industria e trasporti. Da sottolineare anche il balzo delle società di capitale, che rappresentano il 25% del totale e sono le preferite tra i giovani.

La Camera. Queste alcune pillole di un rapporto corposo e complesso, fiore all'occhiello del lavoro di un ente camerale sotto enorme pressione per la riforma in atto che gli chiede un accorpamento con Nuoro non gradito a nessuno. E lo fa dopo un “sanguinoso” taglio dei consti già digerito e un bilancio approvato “sano”, con quasi 90 mila in attivo, che ha visto le aziende risparmiare quasi la metà del diritto annuale (-40%) e poter fruire di un ente più efficiente e snello sotto il profilo “burocratico”.

I servizi hanno mantenuto buoni standard ad iniziare dai voucher a “burocrazia zero”che sono stati nell’ultimo triennio ben oltre 400, a cui si aggiungono poi i voucher per l'innovazione ed la formazione manageriale. Con la formazione che ha coinvolto ben 2.200 imprese e consulenza alle iniziative aziendali per 220 giovani.

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