La Nuova Sardegna

Sassari

Conferenza su 120 anni di lingua sarda

Conferenza su 120 anni di lingua sarda

OZIERI. Un excursus su 120 anni di lingua sarda, partendo dalle gare poetiche a tema per arrivare ai canti “a chiterra”, corali e tenore, saranno al centro della conferenza “Limba dulche, limba mia,...

16 giugno 2017
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OZIERI. Un excursus su 120 anni di lingua sarda, partendo dalle gare poetiche a tema per arrivare ai canti “a chiterra”, corali e tenore, saranno al centro della conferenza “Limba dulche, limba mia, ses sa limba ‘e sa poesia” che sarà tenuta oggi dal segretario del Premio Ozieri di Letteratura sarda Antonio Canalis nella sala conferenze dell’ex asilo infantile dietro la fontana Grixoni alle 18. Un evento promosso dal Rotary club Ozieri con la collaborazione della fondazione La Speranza e il patrocinio del Comune di Ozieri, che sarà occasione per disquisire sulla storia culturale della città, e del territorio, ripercorrendo i fasti delle tante iniziative di valorizzazione del patrimonio linguistico locale.

L’excursus partirà, come detto, dalle gare poetiche a tema, che nel 1896 in Cantareddu (piazza Carlo Alberto), per iniziativa del poeta aedo Antonio Cubeddu, diventarono in breve il corollario obbligato delle feste di paese. Un poetare e cantare a tema che entrò da subito nel cuore della gente e si diffuse pressoché in tutta l’isola. Nello stesso periodo si svilupparono, sempre con Ozieri come epicentro, i canti “a chitarra”, che ancora oggi sono celebrati nella gara dell’Usignolo della Sardegna che si ripete ogni anno a settembre nell’ambito della festa in onore della Madonna del Rimedio. Da qui partirono le altre tradizioni, in un rapporto strettissimo e antico con le prime ma anche sulla scia di altri spunti: il canto corale, ma anche i premi di poesia e letteratura: su tutti il Premio Ozieri, appunto, tra i più longevi dell’isola, e il più giovane Premio Logudoro; il canto corale, con il celebrato coro Città di Ozieri e il Santu Nigola ma anche con il Premio Biennale dei Cori, per finire con Su Cuncordu. (b.m.)

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