La Nuova Sardegna

Sassari

Siccità e risorse idriche, infrastrutture da rivedere

di Barbara Mastino
Siccità e risorse idriche, infrastrutture da rivedere

La crisi al centro dell’assemblea del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna Chiesto l’ampliamento della diga di Pattada e una puntuale lotta agli sprechi

15 giugno 2017
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OZIERI. Siccità e dighe, bilancio e entrate mancanti sono state al centro dell’assemblea annuale dei soci del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna svoltasi nei giorni scorsi a Ozieri. L’assemblea si è riunita alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Pier Luigi Caria, che ha in seguito partecipato al dibattito scaturito dalle tante domande poste dai consorziati sui temi caldi del settore agricolo. Per quanto riguarda nello specifico le questioni legate all’irrigazione dei territori serviti dal consorzio, l’assessore ha assicurato il suo impegno sulle questioni direttamente collegate all’assessorato di sua competenza, sottolineando però che le maggiori criticità sono quelle legate al settore Lavori Pubblici. Nel territorio del Consorzio del Nord Sardegna, infatti, sono necessari molteplici interventi strutturali, a cominciare da quelli da tempo richiesti per l’ampliamento della capienza della diga sul Lerno di Pattada, che serve le condotte irrigue dell’ente. Il problema è arcinoto: la diga ha una capienza di poco più di 34 milioni di metri cubi, e da tempo se ne richiede l’ampliamento onde evitare che succeda quello che è accaduto anche quest’anno, ovvero che quando si è avuto un surplus di acqua nell’invaso, in seguito soprattutto alle abbondanti nevicate, l’acqua non si è potuta immagazzinare perché la diga aveva raggiunto il limite ed è andata persa. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: in questo momento di forte siccità anche le campagne irrigate soffrono, perché si è costretti a razionare l’acqua. Interventi strutturali necessari sono anche quelli antispreco: il rifacimento di molte condotte irrigue, su tutti, che consentirebbe di eliminare appunto gli sprechi prodotti da perdite d’acqua presenti in vari punti del sistema irriguo sia nella Piana di Chilivani sia nei territori del Piano di Perfugas e della Bassa valle del Coghinas.

Lo spreco più evidente, sottolineato dal presidente del Consorzio Diego Pinna nel suo intervento introduttivo, è quello nella condotta che porta l’acqua dalla diga di Pattada alla Piana di Chilivani, con perdite quantificate in 3 milioni di metri cubi d’acqua all’anno. Un intervento per il quale è stato richiesto un contributo da 200 mila euro che ancora non è pervenuto. Nel suo discorso introduttivo, il presidente Pinna ha approfittato dell’occasione per fare presente ancora una volta il suo disappunto riguardo la «vergognosa gestione delle acque in Sardegna, dove i Consorzi di Bonifica sono stati relegati a un ruolo marginale. Crediamo – ha aggiunto Pinna – che una profonda revisione di tutto il sistema idrico integrato non sia più rinviabile».

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