La Nuova Sardegna

Sassari

Chiaramonti, il Comune governato da un commissario 

di Letizia Villa
Chiaramonti, il Comune governato da un commissario 

Amarezza in paese dove non è stato raggiunto il quorum Il sindaco uscente: «Un pessimo esempio per i giovani»

14 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CHIARAMONTI. «Chi semina vento raccoglie tempesta». «Alla fine se la sono andati a cercare loro stessi». «Io cinque anni fa, alle precedenti amministrative, li avevo sostenuti e li ho salutati a fine mandato, ma mi hanno deluso. Non sono riusciti a instaurare un vero dialogo con la popolazione. Troppo chiusi e distanti dai problemi dei più. Poco propensi ad ascoltare, soprattutto chi non la pensava come loro». «Mi hanno fatto promesse, ma mai dato risposte. Sono rimasti distanti soprattutto dal sociale». Sono alcune delle reazioni raccolte tra i cittadini alla chiusura dei seggi e all’indomani del voto, lunedì, quando Chiaramonti si è risvegliato senza sindaco per il non raggiungimento del quorum a causa di 65 voti mancanti. Espressioni che lasciano capire l’amarezza e lo scontento che già circolavano in paese prima della presentazione della lista unica di candidati guidata dal sindaco uscente Marco Pischedda, sentimenti e divisioni che non si è riusciti a superare in campagna elettorale. Preoccupazione anche per l’arrivo del commissario - è stato nominato Giovanni Maria Retanda, ex segretario comunale - che dovrà reggere il Comune fino alle prossime elezioni utili o fino a che, presumibilmente, in paese non si riuscirà a presentare due liste di candidati. E c’è anche chi scarica la responsabilità su chi non è andato a votare. Ma 65 voti mancanti devono far riflettere. «Con il voto di ieri ha perso Chiaramonti e hanno perso i chiaramontesi - ha dichiarato il sindaco uscente Marco Pischedda -. Hanno tristemente vinto le persone che, non avendo avuto il coraggio di metterci la faccia, vogliono un paese diviso. Mi dispiace soprattutto per i giovani e per il cattivo insegnamento che siamo riusciti a dargli». Eppure i giovani dalle grandi capacità e potenzialità a Chiaramonti non mancano. Coinvolti loro malgrado in beghe e divisioni, che pesano terribilmente in un paese di 1.792 abitanti e delle quali hanno pagato le conseguenze anche i nuovi candidati che hanno provato ad affacciarsi ad amministrare il paese. Tra questi c’è chi ha preso il maggior numero di preferenze. Mentre chi cinque anni fa aveva fatto incetta di voti si è visto drasticamente ridurre la fiducia.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative