La Nuova Sardegna

Sassari

Violenza sessuale, assolto un pescatore 

Violenza sessuale, assolto un pescatore 

Accusato da una donna con la quale aveva passato la serata in un locale. Il gup: «Il fatto non sussiste»

10 giugno 2017
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PORTO TORRES. Per il giudice dell’udienza preliminare Carmela Rita Serra, non c’era alcuna prova che quella sera, in un garage di Porto Torres, si fosse consumata una violenza sessuale. E infatti, al termine del processo che si è celebrato con rito abbreviato, ha assolto un pescatore dalla terribile accusa di violenza sessuale ai danni di una donna, sua concittadina, che si era anche costituita parte civile. Assolto con la formula «perché il fatto non sussiste». Il pubblico ministero Carlo Scalas aveva chiesto una condanna a quattro anni e 4 mesi.

Gli avvocati difensori dell’imputato – Agostinangelo Marras e Cristina Benenati – durante la discussione hanno messo in evidenza le tante contraddizioni di una storia che risale a qualche anno fa.

Stando alla ricostruzione dei fatti emersa nel processo i due si erano appartati in un garage di Porto Torres dopo essere andati via da un circolo dove avevano passato la serata. Secondo la versione della donna, l’imputato l’avrebbe portata con la forza in quel garage dove lei – sempre in base al suo racconto – si sarebbe inizialmente addormentata per poi svegliarsi nel momento in cui l’uomo tentava con la violenza di avere un rapporto sessuale. Dopo qualche ora era andata in commissariato e aveva denunciato la violenza.

Il pescatore – prima convocato dalla polizia e poi rinviato a giudizio – si era sempre difeso sostenendo di non aver usato alcuna violenza contro quella donna. I suoi legali in aula hanno portato la testimonianza di alcune persone che avevano raccontato a suo tempo di aver visto i due allontanarsi dal locale e camminare tranquilli. Marras e Benenati si sono anche soffermati sul fatto che fosse «strano che l’imputato avesse lasciato dormire la donna per poi decidere all’improvviso di violentarla». Avevano anche prodotto il referto dei medici che avevano visitato la donna e che non avevano rilevato segni di violenza. (na.co.)

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