La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, gira con un coltello e semina il panico in centro

Sassari, gira con un coltello e semina il panico in centro

Il profugo è stato disarmato e denunciato dalla polizia locale in via Carlo Alberto, poi è stato portato in ospedale

09 giugno 2017
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SASSARI. Nella tarda serata di mercoledì se ne andava in giro per la città impugnando un coltello a serramanico con lama di circa 10 centimetri. E la gente che lo vedeva passare e pronunciare frasi incomprensibili ha cominciato a scappare. Una segnalazione è arrivata alla stazione della polizia locale che ha inviato nella zona indicata una pattuglia. Gli agenti hanno rintracciato il giovane, un 23enne del Gambia, in preda a una forte agitazione. Era in via Carlo Alberto e c’è voluto un po’ prima che venisse convinto a gettare a terra il coltello. Agli agenti ha dato una spiegazione molto particolare del perché se ne andasse in giro impugnando il coltello: «Mi hanno fatto una magia nera – ha detto – li sto cercando», facendo un ipotetico riferimento a persone che, ovviamente, non è stato possibile identificare.

Una volta disarmato, il giovane è stato assistito e accompagnato in ospedale per un accertamento delle sue condizioni psico-fisiche. E dagli accertamenti che nel frattempo sono stati eseguiti al comando della polizia locale, è emerso che l’extracomunitario faceva parte del gruppo di profughi assegnati al centro di accoglienza di Palmadula che, successivamente, è stato chiuso. Da allora il 23enne risulterebbe, di fatto, senza fissa dimora. A suo carico anche alcuni precedenti, in particolare per tentato omicidio nei confronti di alcuni connazionali per fatti che si sarebbero verificati proprio durante la sua permanenza nel centro di accoglienza di Palmadula.

A conclusione dell’attività, gli agenti della polizia locale hanno denunciato il 23enne in stato di libertà per porto abusivo di coltello. Sono in corso ulteriori accertamenti, anche perché l’obiettivo è quello di stabilire se altre persone di quelle che si trovavano nel centro di Palmadula (una volta chiuso) hanno preso percorsi irregolari rispetto a quanto previsto dalla normativa.

Il giovane fermato l’altra sera, tra l’altro era stato già oggetto di un Trattamento sanitaro obbligatorio a seguito di comportamenti che avevano richiesto un pronto intervento da parte degli operatori sanitari e, quindi, il ricovero forzato in ospedale per le cure. La sua presenza in città era stata già segnalata anche nei giorni precedenti all’episodio di via Carlo Alberto.
 

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