«Personale Sgb precario» La Fsi scrive a Ganau
di Mauro Tedde
Ploaghe, il sindacato sollecita un incontro al presidente del consiglio regionale «L’assessore Arru non ci ha mai risposto, vogliamo certezze sul passaggio all’Asl»
04 giugno 2017
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PLOAGHE. Non ricevendo nessuna risposta, nonostante i numerosi solleciti di richiesta di un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, la Fsi, la Federazione Sindacati Indipendenti, chiede ora al presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau di «farsi garante e portavoce nel sollecitare il tanto atteso incontro affinché l’assessore convochi le organizzazione sindacali per conoscere le intenzioni, le tempistiche e le modalità della definitiva incorporazione del personale della ex Ipab “San Giovanni Battista” di Ploaghe».
Come si ricorderà, con il decreto n° 32 del 6 giugno del 2016 a firma del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, veniva sancita l’estinzione dell’Ipab ploaghese e in base alla legge regionale 23/2005 veniva stabilito il passaggio alla ex Azienda sanitaria locale di Sassari dei beni, delle funzioni e di tutto il personale dipendente alla data del 31 dicembre 2007.
«Di fatto la Asl ha provveduto a far suo il patrimonio e le funzioni - scrivono Mariangela Campus e Mario Sini della Fsi - ma con un colpo teatrale e ad insaputa dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali ha assunto alle proprie dipendenze il personale con contratto a tempo determinato, interrompendo di fatto un contratto di lavoro a tempo indeterminato per trasformarlo in sostanza in un contratto di precariato visto che l’azienda sanitaria li proroga periodicamente (per ora sino al 30 giugno 2017)». «Tutto questo ha creato e sta creando grande preoccupazione e situazioni di grave instabilità tra i lavoratori delle ex Ipab che si ritrovano inspiegabilmente precari e non possono, ad esempio, più accedere a nessun tipo di finanziaria, prestiti o mutui bancari», ribadisce il sindacato indipendente.
Considerato che la Fsi continua a chiedere e sollecita un incontro con l’assessore Arru ma non ha mai ricevuto alcuna risposta, i rappresentanti dell’organizzazione sindacale si rivolgono quindi al presidente Ganau, sulla base degli impegni assunti durante l’incontro tenutosi a Sassari il 4 aprile scorso, «certi di un suo autorevole e celere intervento e della sensibilità che ha sempre dimostrato nei confronti dei lavoratori della San Giovanni Battista di Ploaghe». Un nuovo tentativo che si spera non vada a vuoto.
Come si ricorderà, con il decreto n° 32 del 6 giugno del 2016 a firma del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, veniva sancita l’estinzione dell’Ipab ploaghese e in base alla legge regionale 23/2005 veniva stabilito il passaggio alla ex Azienda sanitaria locale di Sassari dei beni, delle funzioni e di tutto il personale dipendente alla data del 31 dicembre 2007.
«Di fatto la Asl ha provveduto a far suo il patrimonio e le funzioni - scrivono Mariangela Campus e Mario Sini della Fsi - ma con un colpo teatrale e ad insaputa dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali ha assunto alle proprie dipendenze il personale con contratto a tempo determinato, interrompendo di fatto un contratto di lavoro a tempo indeterminato per trasformarlo in sostanza in un contratto di precariato visto che l’azienda sanitaria li proroga periodicamente (per ora sino al 30 giugno 2017)». «Tutto questo ha creato e sta creando grande preoccupazione e situazioni di grave instabilità tra i lavoratori delle ex Ipab che si ritrovano inspiegabilmente precari e non possono, ad esempio, più accedere a nessun tipo di finanziaria, prestiti o mutui bancari», ribadisce il sindacato indipendente.
Considerato che la Fsi continua a chiedere e sollecita un incontro con l’assessore Arru ma non ha mai ricevuto alcuna risposta, i rappresentanti dell’organizzazione sindacale si rivolgono quindi al presidente Ganau, sulla base degli impegni assunti durante l’incontro tenutosi a Sassari il 4 aprile scorso, «certi di un suo autorevole e celere intervento e della sensibilità che ha sempre dimostrato nei confronti dei lavoratori della San Giovanni Battista di Ploaghe». Un nuovo tentativo che si spera non vada a vuoto.
