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Cicogna bianca, passi avanti per la Zps a Campo Giavesu
GIAVE. Presentato in Regione da parte del Comune di Giave guidato dalla sindaca Maria Antonietta Uras il progetto di Zps per Campu Giavesu, zona in cui la Cicogna bianca ha deciso di nidificare.Il...
04 giugno 2017
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GIAVE. Presentato in Regione da parte del Comune di Giave guidato dalla sindaca Maria Antonietta Uras il progetto di Zps per Campu Giavesu, zona in cui la Cicogna bianca ha deciso di nidificare.
Il rischio che questo evento potesse essere disturbato da interventi impropri ha fatto nascere l’esigenza di costruire attorno al sito di nidificazione della specie una zona a protezione speciale (Zps). Queste Zone, nodi importanti della Rete Natura Europea, hanno la particolarità di non essere vincolanti se non per tutte quelle attività o progetti che possono danneggiare le specie di uccelli per cui sono istituite.
All’istituzione di queste Zone segue la stesura del Piano di Gestione che ha il compito di individuare le “misure di conservazione” più idonee. Esso è costruito attraverso un processo di partecipazione dei cittadini del territorio e permette di individuare le scelte utili alla valorizzazione dell’area.
Il processo di istituzione della ZPS, è nato da un incontro organizzato dalla Unione dei Comuni del Meilogu nel primo semestre del 2016; è stato seguito da un gruppo di esperti congiuntamente all’amministrazione del Comune di Giave. Ne è stato informato il Comandante della Forestale Bonorva Franco Corrai che ha seguito dall’inizio questa progettazione. Sono stati inoltre realizzati diversi incontri con la popolazione e i portatori di interesse locale ed è stato individuato nel territorio il perimetro della Zps. Durante questo periodo il gruppo di esperti ha provveduto agli studi necessari per la proposizione alla Regione della Zps, attualmente anche questa fase si è conclusa. Nel frattempo gli uffici della Regione preposti alla realizzazione della Rete Natura e quindi all’individuazione delle ZPS sono stati interessati e ieri il Comune ha inviato la documentazione necessaria per la definizione della Zps, se ritenuta idonea questa sarà inviata al Ministero dell’Ambiente che a sua volta la invierà all’Ue, questo atto sancirà l’esistenza della Zona stessa.
Il rischio che questo evento potesse essere disturbato da interventi impropri ha fatto nascere l’esigenza di costruire attorno al sito di nidificazione della specie una zona a protezione speciale (Zps). Queste Zone, nodi importanti della Rete Natura Europea, hanno la particolarità di non essere vincolanti se non per tutte quelle attività o progetti che possono danneggiare le specie di uccelli per cui sono istituite.
All’istituzione di queste Zone segue la stesura del Piano di Gestione che ha il compito di individuare le “misure di conservazione” più idonee. Esso è costruito attraverso un processo di partecipazione dei cittadini del territorio e permette di individuare le scelte utili alla valorizzazione dell’area.
Il processo di istituzione della ZPS, è nato da un incontro organizzato dalla Unione dei Comuni del Meilogu nel primo semestre del 2016; è stato seguito da un gruppo di esperti congiuntamente all’amministrazione del Comune di Giave. Ne è stato informato il Comandante della Forestale Bonorva Franco Corrai che ha seguito dall’inizio questa progettazione. Sono stati inoltre realizzati diversi incontri con la popolazione e i portatori di interesse locale ed è stato individuato nel territorio il perimetro della Zps. Durante questo periodo il gruppo di esperti ha provveduto agli studi necessari per la proposizione alla Regione della Zps, attualmente anche questa fase si è conclusa. Nel frattempo gli uffici della Regione preposti alla realizzazione della Rete Natura e quindi all’individuazione delle ZPS sono stati interessati e ieri il Comune ha inviato la documentazione necessaria per la definizione della Zps, se ritenuta idonea questa sarà inviata al Ministero dell’Ambiente che a sua volta la invierà all’Ue, questo atto sancirà l’esistenza della Zona stessa.
