La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. L’edizione 2017 di Porto Torres Asinara Monumenti Aperti ha generato il solito entusiasmo e ha coinvolto un buon numero di persone, ma ha anche mostrato alcune gravi criticità sull’isola-parco – segnalate anche sui social – dovute soprattutto alla mancanza di servizi, ai trasporti carenti e alla scarsa attenzione da parte del Comune. Per quanto riguarda invece il numero dei visitatori ai 29 siti divisi tra la città e l’isola dell’Asinara, sono state 12.114 le firme apposte sui registri. I monumenti più visitati sono stati quelli dell’area archeologica di Turris Libisonis: Palazzo di Re Barbaro e Domus di Orfeo, Terme Maetzke, Domus dei mosaici marini e Terme Pallottino hanno raccolto 939 firme. A seguire la chiesa a picco sul mare di Balai vicino, che ospita sino al giorno di Pentecoste i tre Protomartiri Turritani, con 809 firme. La storica scuola De Amicis ha raggiunto 673 firme e la Necropoli di Via Libio 53, impreziosita dalla scultura di Daniele Erre si è fermata a 633. Al Palazzo del Marchese i bambini hanno presentato per la prima volta a Monumenti Aperti l’esposizione multimediale dedicata ad Andrea Parodi, inaugurata ad aprile, e i visitatori sono stati 624. Circa 290 persone hanno scelto di utilizzare il servizio gratuito del bus turistico cittadino e del bus navetta, accompagnati a bordo dalle guide turistiche, per Su Crucifissu Mannu. Il percorso monumentale dell’Asinara (casa dei Fanalisti aperta per la prima volta, casa del Parco riaperta dopo quattro anni, cappella Austroungarica, carcere di Campu Perdu, Domus de janas di Campu Perdu e Ossario) ha ottenuto in tutto 616 firme. L’esperienza di quest’anno si è arricchita anche grazie alle iniziative speciali realizzate dagli studenti al De Amicis e ai concerti dei cori polifonici. (g.m.)