La Nuova Sardegna

Sassari

La ciclabile cade a pezzi a rischio anche i pedoni 

di Gavino Masia
La ciclabile cade a pezzi a rischio anche i pedoni 

La pista che collega le due chiesette di Balai mostra gli evidenti segni dell’usura Trappole anche sul marciapiede del lungomare. Ieri ferita una donna anziana

01 giugno 2017
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PORTO TORRES. Arriva l’estate e vengono alla luce i vecchi problemi di usura nella pista ciclabile che unisce le due chiesette di Balai - soprattutto per l’incremento notevole di persone che fanno jogging o camminano vicino al mare – a cui si aggiunge il problema dei pavimenti dei marciapiedi del Lungomare turritano diventati ormai una trappola per chi cammina a piedi e anche per chi trasporta carrozzine o passeggini. Sull’opera pubblica che cittadini e visitatori calpestano quotidianamente, in modo particolare durante il periodo estivo, si sta letteralmente consumando il lungo percorso: ci sono infatti alcune parti della pista che mostrano scarsa manutenzione e altre ancora dove addirittura si vedono le griglie al posto del fondo. Neanche le migliorie apportate nel tratto compreso tra la chiesetta di Balai lontano e l’uscita per la rotatoria che immette sulla bretella stradale stanno reggendo all’usura del tempo e il problema principale è che non si riesce a trovare dei finanziamenti per poter intervenire a salvaguardare questo patrimonio importante per tutta la collettività e non solo. La pista ciclabile rappresenta infatti sin dalla sua costruzione una vera palestra a cielo aperto per mettere in moto le gambe in tutte le stagioni, sia con una corsetta oppure pedalando con la bici, e per conservarla bisogna intervenire al più presto trovando denari dal proprio bilancio o bussando alla porta della Regione per ottenere finanziamenti. Altro problema sono invece i marciapiedi della pista pedonale del Lungomare, a seguito del degrado della pavimentazione, che sono spesso causa di cadute rovinose di tante persone. Proprio ieri mattina, in prossimità dell’istituto Nautico “Paglietti”, è caduta rovinosamente a terra una signora che, inciampando su una delle numerosissime asperità del lastricato, si è procurata escoriazioni e tumefazioni varie al viso, mani e gambe. A soccorrerla due studenti del Nautico e un passante, che hanno visto tutta la scena e sono accorsi velocemente per rimettere in piedi la donna. «Ci siamo attivati per chiamare i familiari della sfortunata signora - raccontano i ragazzi -, che sono immediatamente arrivati per accompagnarla al pronto soccorso, e abbiamo suggerito loro di presentare denuncia alla amministrazione comunale su quanto avvenuto: ci ha colpito la preoccupazione della signora, non per le varie escoriazioni che si era procurata, perché con questa caduta temeva che i familiari potessero limitare le sue uscite da sola facendole perdere così libertà e indipendenza per le passeggiate quotidiane». Tanti cittadini hanno lamentato a più riprese la pericolosità del marciapiede che confina con il nuovo tratto di pista ciclabile, che presenta notevoli problemi alla sicurezza delle persone che vi camminano per passeggiare vicino al mare. «Forse a non esserne consapevoli dello stato di degrado sono solo gli amministratori locali – aggiungono gli studenti –, quelli attuali e pure i precedenti, che dovrebbero tutelare l’incolumità dei cittadini: molte persone conoscendo la pericolosità della pavimentazione camminiamo lungo il bordo del marciapiede o invadono le corsie della vicina pista ciclabile, ostacolando nel loro cammino le bici, con il rischio che si verifichino incidenti tra pedoni e ciclisti».
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