La Nuova Sardegna

Sassari

Insegnante precipita dalla torre e muore 

di Gian Mario Sias
Insegnante precipita dalla torre e muore 

La vittima è Raffaele Cellaura di 65 anni, sassarese. Si era arrampicato per abbracciare la statua della Madonnina

28 maggio 2017
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ALGHERO. Un volo spaventoso. Dieci metri nel vuoto e poi l’impatto sul cemento del molo, tra la banchina Dogana e Aquatica, lo yacht club che fa da congiunzione tra il mare e la terra, in direzione della porta che conduce a piazza della Juharia. Raffaele Cellaura, 65 anni, nato ad Alghero ma residente a Sassari, dove ha insegnato discipline alberghiere all’Ipsar, non ce l’ha fatta. Le conseguenze di quella caduta terribile gli sono costate la vita. Una fine crudele e sfortunata, dopo alcune ore di agonia. L’uomo non è morto sul colpo. È deceduto mentre veniva sottoposto agli accertamenti clinici disposti dai medici del pronto soccorso che l’hanno preso in cura dai sanitari del 118, intervenuti al porto pochi minuti dopo le 13.30 e partiti a sirene spiegate verso l’ospedale civile. La sua è stata una caduta pazzesca, di fronte a numerosi turisti atterriti. Il tonfo, da raggelare il sangue, poi le urla e le richieste di soccorso. Un grido disperato. «Sono scivolato, sono caduto, è stato un incidente, aiuto, aiuto». A confermarlo, le numerose testimonianze raccolte dai carabinieri della stazione di Alghero e dagli uomini del commissariato di polizia, dai militari della capitaneria di porto, che hanno base a pochissimi metri dal punto in cui è avvenuto l’incidente. Stando ai racconti di chi ha assistito impotente al drammatico incidente, avvenuto intorno all’ora di pranzo di ieri, Raffaele Cellaura stava cercando di arrampicarsi alla statua della Madonnina, che si trova sulla torretta nel tratto dei bastioni che sovrasta il porto. Per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio. Ha cercato di appendersi, di evitare la caduta, ma non c’è riuscito, è finito nel vuoto. A confermare la dinamica accidentale sarebbe il fatto che sia precipitato in piedi e che sia caduto su una gamba e poi sia franato al suolo sulle braccia. Così hanno riferito alcune delle persone presenti, superando lo shock per il drammatico incidente cui avevano appena assistito. Tanto che inizialmente sembrava si potesse salvare, e quando è stato caricato sulla “medicalizzata” era ancora cosciente. Purtroppo le gravissime lesioni interne rivelate dagli accertamenti successivi non gli hanno lasciato scampo. Oltre alla gamba e al piede, con cui probabilmente ha toccato terra all’inizio, e alle braccia, su cui è franato in un secondo momento, l’uomo ha riportato fratture al bacino e al torace. Appena capita la gravità della situazione, i medici hanno disposto una serie di accertamenti, ma poco dopo essere stato sottoposto a una Tac addominale Raffaele Cellaura è stato colpito da un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo. Se per gli investigatori il fatto che si sia trattato di un incidente è accertato, resta invece da capire per quale motivo l’uomo si stesse arrampicando a quella statua sospesa nel vuoto, a una decina di metri dal suolo della banchina portuale. Un gesto avventato e insensato, pericoloso ed estremo. Che purtroppo ha pagato con la vita.
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