La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, terreni incolti in città: multe in arrivo

di Luigi Soriga
Sassari, terreni incolti in città: multe in arrivo

Entro il 31 maggio bisogna mettere in sicurezza le aree private dal rischio incendi. Dal 1° giugno controlli dei vigili urbani

27 maggio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Nei giorni scorsi, agli ingressi dei terreni incolti, sui cancelli delle proprietà private o nelle strade vicinali, sono stati affissi una serie di volantini. La polizia municipale avverte che il conto alla rovescia è iniziato: c’è tempo fino al primo di giugno per ripulire le aree dal fieno e dalle sterpaglie e metterle in sicurezza contro il rischio incendi. Perché da quella data, e fino al 30 ottobre, parte il periodo definito ad altissimo pericolo roghi e sia la Regione che il Comune di Sassari hanno emanato delibere e ordinanze con rigide prescrizioni. Chi non le rispetta verrà sanzionato con multe che in certi casi saranno molto salate.
«Considerato il periodo di grande siccità – spiega il comandante dei vigili urbani Gianni Serra – questa stagione si preannuncia particolarmente a rischio incendi. Per questo motivo la nostra campagna di prevenzione è partita già da qualche settimana e in questi giorni stiamo intensificando gli avvisi. Le temperature si sono innalzate e viste le condizioni non è possibile abbassare la guardia. Dal primo giugno inizieremo inevitabilmente a sanzionare chi non si adegua al regolamento. Ci rivolgiamo alla sensibilità dei cittadini perché si affrettino a mettere in sicurezza i propri terreni». Anche all’interno del centro urbano ci sono una serie di aree verdi di privati dove ancora non è stato effettuato lo sfalcio dell’erba alta. Un esempio è il lotto tra via Sorso e via Buccari, o ancora alcuni terreni a Li Punti per non parlare dell’immediata periferia, dove molti appezzamenti sono ancora in formato savana. Sino a due giorni fa, giusto per fare un esempio sotto gli occhi di tutti, anche l’area privata adiacente al parco di via Luna Sole, a due passi dal Bowling, era una distesa di sterpaglie. Il proprietario si è messo a norma sul fil di lana. L’ordinanza che il sindaco Nicola Sanna ha emanato il 12 maggio scorso intima di mantenere i terreni dell’area urbana puliti e ordinati. Quelli che confinano con le strade, devono mantenere una fascia di sicurezza di tre metri dalla pertinenza stradale. I lotti periferici che non ricadono sulle sedi stradali devono garantire lungo la propria recinzione una fascia tagliafuoco di 5 metri. Chi non ottempera alle prescrizioni è soggetto a una multa che parte da 25 euro e arriva sino a 500. Oltre ad eventuali responsabilità penali nel caso di incendi che si sviluppano all’interno della sua proprietà, dal momento che scatterebbe l’incuria e il dolo. Ma oltre ai singoli cittadini, la normativa tira in ballo anche i vari consorzi per le strade vicinali, che sono tenuti ad eliminare erbacce e rovi in prossimità della sede stradale. Dal primo giugno, inoltre, scatta anche il divieto assoluto di abbruciamento (salvo autorizzazioni particolari), ribadito nella delibera regionale del 9 maggio. Chi appiccherà fuoco alle sterpaglie rischia una sanzione di 2034 euro.
Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative