La Nuova Sardegna

Sassari

I Ris sulle tracce del killer di Alessio Ara 

di Luca Fiori
I Ris sulle tracce del killer di Alessio Ara 

Sopralluogo degli investigatori dell’Arma a pochi metri dalla casa dell’operaio ucciso a dicembre con tre colpi al petto

26 maggio 2017
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SASSARI. Potrebbe esserci un’improvvisa accelerata nelle indagini sulla morte di Alessio Ara, il 35enne di Ittireddu ucciso con tre colpi di arma da fuoco la sera del 15 dicembre dello scorso anno, mentre rientrava a casa della madre poco prima dell’ora di cena. Da quella fredda sera d’inizio inverno il killer è sparito nel nulla, ma il lavoro silenzioso dei carabinieri non si è mai fermato.
Ieri mattina nel piccolo centro del Logudoro la presenza degli investigatori non è passata inosservata. Poco prima delle 11 gli esperti del Ris di Cagliari e gli uomini del nucleo investigativo provinciale di Sassari sono tornati davanti all’abitazione di via De Gasperi dove si è consumato il delitto. Dopo aver chiuso la strada gli uomini dell’Arma hanno eseguito alcune misurazioni e simulazioni balistiche nei pressi di un muretto che prima dell’agguato l’assassino avrebbe utilizzato per nascondersi. Gli inquirenti si sono concentrati in un tratto di strada che si dalle prime fasi delle indagini era stato identificato come il punto da cui il killer aveva trovato la via di fuga dopo aver portato a termine la sua missione di morte. La sera del 15 dicembre dello scorso anno Alessio Ara era stato freddato davanti all’uscio di casa. L’operaio, con la passione per i cavalli, aveva appena oltrepassato il cancello e iniziato a mettere i primi passi nel cortiletto interno della casa di famiglia. Ma qualcuno aveva richiamato la sua attenzione e lui si era voltato: subito dopo il rumore degli spari, le urla della vittima e la povera mamma che aveva aperto la porta e trovato il figlio disteso a terra agonizzante.
Alessio Ara viveva a Bonnanaro fino a due mesi prima della barbara esecuzione, poi dopo la fine della relazione con una ragazza del paese aveva deciso di tornare a vivere da sua mamma a Ittireddu. Tra le piste battute da subito dagli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Carlo Scalas, c’era anche quella che portava all’amicizia strettissima tra Ara e Giampietro Argiolas. Due amici uniti dal medesimo destino, uccisi per mano di un killer. Argiolas, infatti, allevatore di 42 anni, era stato ammazzato il 18 novembre del 2015 a Noragugume con tre fucilate.

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