La Nuova Sardegna

Sassari

Erosione costiera a Porto Torres, una estate a ostacoli

Erosione costiera a Porto Torres, una estate a ostacoli

Barriere e cartelli in diversi punti del litorale. Stanziato un milione e mezzo, i lavori non decollano

23 maggio 2017
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PORTO TORRES. Per i tanti frequentatori del litorale e dell’arenile di Abbacurrente si preannuncia una estate difficile con la presenza dei cartelli di interdizione al pubblico che indicano come la zona costiera sia soggetta a distacchi di roccia. La segnalazione da parte del Comune è presente da mesi ed è stata rinnovata anche di recente causa proprio la pericolosità del costone roccioso a monte dell’arenile compreso tra la piazzetta e la torre di Abbacurrente. A seguito dell’ultima segnalazione dei vigili del fuoco (28 aprile), infatti, gli uffici comunali avevano accertato che in alcuni punti erano state rimosse gran parte delle opere provvisionali che interdivano il passaggio e la sosta nelle zone più a rischio. Da qualche giorno si è dunque provveduto al riposizionamento delle transenne in corrispondenza dei vari punti di accesso alla spiaggia e all’installazione di quella segnaletica che indica il potenziale pericolo.

L’emergenza erosione costiera sta avanzando prepotentemente in tutto il tratto di costa che va da Balai ad Abbacurrente e in questa ultima zona costiera, durante il periodo invernale, si sono concentrati i maggiori problemi a causa delle violente mareggiate che hanno provocato smottamenti di roccia sull’arenile.

La pericolosità di tutta la zona è inoltre confermata da una istruttoria tecnica molto aggiornata e dettagliata da parte della Regione, motivo che ha poi spinto la giunta regionale a finanziare alcuni interventi per la messa in sicurezza delle falesie di retrospiaggia nei litorali di Balai e Abbacurrente e l’intervento di protezione dei terreni di fondazione della Torre di Abbacurrente.

Un intervento complessivo finanziato con una somma di 1 milione e 500mila euro in una delle aree costiere più critiche a causa dell’erosione che aggredisce la costa rocciosa con pareti a picco. Gli interventi strutturali sul quel tratto di costa sono stati argomento dell’ultima conferenza di servizio alla Regione del 28 marzo, dove sono state approfondite le modalità di esecuzione degli interventi con i relativi importi. Adesso il Comune deve predisporre gli atti per affidare l’incarico di progettazione e i tempi successivi sono quelli relativi all’autorizzazione del progetto da parte degli Enti competenti. Questo significa che, visto lo stato dell’arte della procedura, sarà vietata la fruizione di quel tratto di costa durante il periodo estivo o comunque fino a che non si svolgeranno tutti gli interventi previsti dal progetto per rendere sicura la presenza di persone e cose. Le azioni da attuare per messa in sicurezza del litorale sono tra l’altro molto complessi, sia per gli aspetti tecnici e sia per la portata economica, e richiedono studi di impatto ambientale in quanto l’area ricade in un sito di interesse comunitario. La struttura tecnica del Comune, coordinata dall’ingegner Claudio Vinci, sin dal 2005 aveva portato a conoscenza degli assessorati regionali dei fenomeni di dissesto della fascia costiera e delle condizioni di potenziale rischio per persone, beni patrimoniali e infrastrutture.

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