La Nuova Sardegna

Sassari

Dopo gli anni d’oro oasi del divertimento fallite e finite all’asta

di Salvatore Santoni
Dopo gli anni d’oro oasi del divertimento fallite e finite all’asta

Nel Sassarese il Toluca e la Stella del Mediterraneo La crisi non ha lasciato scampo e il declino è stato rapido

22 maggio 2017
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SASSARI. Un tempo i loro nomi erano sinonimo di qualità dell’offerta ricettiva del Sassarese. Pullulavano di clienti da ogni parte del mondo. Oggi l’hotel Toluca e la Stella del Mediterraneo sono diventati i fantasmi dei loro anni d’oro, riconvertiti in centri di accoglienza per migranti che pompano liquidità nelle tasche dei gestori ma tengono alla larga i turisti.

L’hotel Toluca. Costruito alla fine degli anni ’70, l’hotel Toluca diventa subito uno dei magneti di una Platamona che un tempo attirava migliaia di turisti. Il boom dura fino alla fine degli anni ’90, con ristorante, bar, sala convegni, terrazza coperta e due piani di stanze da tutto esaurito. Poi il declino. Per un paio di anni il Toluca fa notizia per l’inaugurazione di una casa anziani. Negli ultimi anni, invece, il colosso ricettivo è andato a spegnersi nelle pagine delle vendite giudiziarie. La svolta è arrivata l’anno scorso, quando la coop Sdp di Pier Paolo Cermelli si è fatta avanti con una soluzione rivoluzionaria. L’imprenditore ha chiuso un accordo d’affitto col Tribunale di Sassari – che per anni ha visto andare deserte le aste di vendita – e ha riscritto i connotati dell’ex hotel facendolo diventare un centro di accoglienza per richiedenti asilo. È il mercato bellezza: se da una parte il turismo non tira, i migranti garantiscono un buon margine di profitto.

Turismo addio. Oggi il Toluca 2.0 ospita poco più di cento migranti. Anche se nel prossimo futuro alla Sdp potrebbero riaccendere le vecchie cucine del ristorante, ma soltanto per lanciare i corsi di una scuola alberghiera. Cioè attività di insegnamento destinate alle ragazze e ai ragazzi ospiti del centro, in linea con la logica dell’integrazione. Per i gestori, immaginare che un domani la struttura riprenda il suo tratto turistico è una chimera. «L’edificio è stato completamente ristrutturato – spiega Cermelli – con l’investimento che abbiamo fatto è stato tutto rimesso a norma e potrebbe essere già pronto per ospitare i turisti». Il problema è quello che c’è attorno all’ex Toluca. «Se non sistemano l’ex lido Iride e il primo pettine – riprende l’imprenditore – c’è poco da fare turismo. Non andrà mai nessuno a fare le vacanze lì».

La Stella. La Stella del Mediterraneo era un’oasi nel cuore di Ottava, lungo la statale 131 a metà strada tra Sassari e Porto Torres. Fino a pochi anni fa andavano in scena feste private, ricevimenti e concorsi di bellezza. La discoteca attirava giovani da tutta la provincia e i campi da calcetto erano molto frequentati. Il vecchio sito internet dei tempi d’oro, tra il 2010 e il 2011, parlava di «una location unica e accattivante per emozioni senza fine» con l’obiettivo ambizioso dell’allora proprietà di «creare una scenografia suggestiva che sappia raccontare, emozionare e anche che stupire». Poi lo stile elegante, le atmosfere soffuse e i colori morbidi e avvolgenti hanno ceduto il passo al fallimento aziendale. E la struttura è finita all’asta. Anche in questo caso la coop Sdp, che qui ospita altri 34 migranti. «Anche in questo caso – sottolinea l’imprenditore – l’immobile stava marcendo. E noi l’abbiamo salvato».

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