La Nuova Sardegna

Sassari

LA PROTESTA DI CIVILTÁ È PROGRESSO

«I conguagli di Abbanoa? Una offesa per la città»

«I conguagli di Abbanoa? Una offesa per la città»

PORTO TORRES. Abbanoa ha ripreso a tempestare gli utenti con raccomandate che riportano fatture relative ai cosiddetti “conguagli regolatori”, contro i quali sono stati presentati migliaia di...

21 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Abbanoa ha ripreso a tempestare gli utenti con raccomandate che riportano fatture relative ai cosiddetti “conguagli regolatori”, contro i quali sono stati presentati migliaia di reclami, attraverso le quali il gestore idrico, nell’intimare il pagamento entro 20 giorni degli stessi conguagli, minaccia lo slaccio dell’acqua se non si ottempera. «Centinaia di utenti si stanno riversando a decine nella nostra sede per chiedere consigli – dice la presidente della associazione “Civiltà è Progresso Alba Rosa Galleri –, per ricorrere contro questo ulteriore balzello e per cercare di far valere i propri diritti: per la situazione sociale ed economica di Porto Torres queste intimidazioni sono un’ulteriore offesa, una mortificazione per chi fa i salti mortali per mettere insieme il pranzo con la cena e per chi, nella consapevolezza di essere nel giusto, non ci sta ai ricatti di una società che per anni ha venduto un prodotto non conforme, che continua a fornire un servizio che definire scadente è un eufemismo e che pretende il pagamento di importi abbondantemente prescritti e ingiustificabili». Molti cittadini sono inoltre pressati dalla paura di questi conguagli e stanno perdendo di vista l’importanza della class-action, che per l’associazione rappresenta la vera occasione per mettere Abbanoa di fronte alle pesanti responsabilità che ha avuto per anni erogando alla popolazione portotorrese acqua non potabile, infrangendo le regole del codice del consumo e creando danni materiali e non materiali alla popolazione. «Tutto questo sta avvenendo nel silenzio delle istituzioni di tutti i colori politici – aggiunge Galleri – e di una Regione sorda: chiediamo perciò ai cittadini di sostenere l’azione che si è intentata in difesa dei loro diritti, aderendo in massa alla class-action e a quelle iniziative che stiamo intraprendendo per far valere i diritti degli utenti». (g.m.)

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative