La Nuova Sardegna

Sassari

Lotta ai lepidotteri «Esclusi il Goceano e il Monte Acuto»

di Barbara Mastino

Il consigliere regionale Ledda: «Sugherete in pericolo» Intanto la campagna di disinfestazione è cominciata ad Alà

19 maggio 2017
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OZIERI. Comincia, Ioltretutto in forte ritardo, la campagna di disinfestazione contro i lepidotteri defogliatori che stanno distruggendo le sugherete sarde, ma qualche territorio manca all’appello. A lanciare l’allarme è stato ieri il consigliere regionale de La Base Gaetano Ledda, autore di una interrogazione urgente nella quale chiede come mai la disinfestazione non interessi i territorio del Goceano, del Monte Acuto e del Logudoro.

E’ l’ultimo allarme, dal momento che già da tempo altri esponenti politici avevano sollevato il problema rimarcando e lamentando l’esclusione – per diversi motivi inspiegabile – di alcuni territori dalla campagna di bonifica da più parti invocata. Ne ha parlato qualche giorno fa il consigliere Daniele Cocco (così come ha fatto anche il coordinatore di Italia Attiva Sardegna Titino Cau) sottolineando l’esclusione del Goceano dal novero dei territori da disinfestare – seppure era proprio da quel territorio che erano scaturite le proteste più ampie – e lo rimarca oggi Ledda lamentando l’assenza dal novero delle aree da disinfestare dei territori di Ittireddu, Mores, Ozieri, Pattada e di altri centri del Logudoro.

La campagna di disinfestazione è iniziata per esempio ieri ad Alà, dove sono interessati 5000 ettari di sugherete, e interessa anche, nel Logudoro, l’area, particolarmente colpita, di Buddusò. Una buona notizia, senza dubbio, che però non è sufficiente a placare gli animi. In particolare, come detto, quelli del Goceano e di una parte del Logudoro e Monte Acuto, completamente dimenticata nel piano di bonifica della Regione.

Un piano che, come nei giorni scorsi aveva rimarcato l’onorevole Daniele Cocco, riferendo di un suo colloquio con lo staff dell’assessorato regionale all’Ambiente, è stato predisposto da «un fantomatico comitato tecnico che ha valutato le zone da non trattare in base ad altrettanto fantomatici parametri scientifici che fanno sorgere il dubbio che i responsabili della struttura abbiano deficienze conoscitive di tipo geografico e confondano il Goceano con altre parti del continente».

Sin qui si parlava solo del Goceano, mentre l’onorevole Ledda ora punta il faro anche sul Logudoro e il Monte Acuto: Pattada, Mores, Ittireddu, Ozieri. «Cosa è successo?, si domanda Ledda, che ora - «nonostante l’interrogazione del 17 marzo, con la quale si sollecitava l’intervento di disinfestazione, sensibilizzando la Regione sulla prevenzione del problema» – chiede a gran voce di «conoscere le motivazioni che hanno portato l’assessorato all’Ambiente a escludere dal trattamento contro la Lymantria i territori del Goceano, Monte Acuto e Logudoro».

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