La Nuova Sardegna

Sassari

Bono, Mulas sfida Sau l’ansia di rinnovare contro la continuità

di Maria Laura Mameli
 Bono, Mulas sfida Sau l’ansia di rinnovare contro la continuità

La sindaca uscente rilancia il programma: dalla scuola al Pip L’avversario punta sulla difesa dei servizi e l’innovazione

16 maggio 2017
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BONO. Alle 12 di sabato anche a Bono è terminato il conto alla rovescia per la presentazione dei candidati al ruolo di sindaco, di consigliere e dei programmi elettorali. Due le liste depositate: “Rinnovamento e rinascita” guidata dalla sindaca uscente Michela Sau e “Impegno per Bono” capeggiata dal Elio Mulas. I nomi dei candidati erano trapelati già da tempo, ma solo con la scadenza istituzionale si è avuta l’ufficializzazione dando il via a una campagna elettorale che, a giudicare dal clima già frizzante nella fase precedente alla presentazione delle liste, è lecito prevedere che si caratterizzerà per toni particolarmente accesi. Entrambe le formazioni si qualificano come compagini civiche, senza una esplicita connotazione o un aperto endorsement partitico, e il filo conduttore dei programmi messi in campo è la valorizzazione di Bono e delle sue risorse da cui dipende il futuro del centro urbano e del territorio. L’uscente sindaca Sau intende continuare il percorso iniziato con l’elezione del 10 giugno 2012 riproponendo alcuni dei nomi della giunta uscente, ma con un buon numero di new entries, tra cui molti giovani e un’alta percentuale di laureati. Se nel 2012 il programma si caratterizzava per la forte volontà di rottura con il passato, come sottolineato dall’ambizioso nome “Rinnovamento e rinascita”, oggi si propone di coniugare l’esigenza di novità con quella di continuità rispetto ai progetti già intrapresi, in particolare: Iscola, per cui sono stati stanziati 4 milioni di euro e attualmente in fase di concorso di progettazione; l’incentivazione delle strutture Pip (piano insediamenti produttivi); lo sviluppo e la promozione della conoscenza del territorio dal punto di vista paesaggistico, archeologico e ambientale con la creazione di un centro che avrà sede nella colonia di monte Pisanu. “Impegno per Bono” a sua volta vuole puntare sull’innovazione grazie a un’età media dei candidati particolarmente bassa, con ben 4 candidati nati negli anni Ottanta e altrettanti negli anni Novanta, e a un pari numero di donne e uomini in lizza per la carica di assessore. La promessa del candidato sindaco è finalizzata al riconoscimento della centralità di Bono nel sistema Goceano, questo grazie a una politica incentrata sul mantenimento dei servizi primari (sanitari, educativi e sociali) del decoro urbano e la promozione delle risorse ambientali, con attenzione alle società sportive e di volontariato e, ovviamente, alle attività produttive. Da ciò che emerge dalle due formazioni contrapposte sembra che anche a Bono, nel suo piccolo, sia forte il bisogno di modernità e trasformazione.

La campagna elettorale sarà indicativa, ma solo dopo il conteggio dei voti dell’11 giugno si potranno pesare le reali aspirazioni dei bonesi.

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