La Nuova Sardegna

Sassari

Asinara, risorse del Comune per scongiurare la chiusura

di Gavino Masia
Cala d'Oliva
Cala d'Oliva

Da giugno l’amministrazione affida l’incarico alla Multiservizi per gestire sistema idrico e depuratore. Soluzione tampone, previsto uno stanziamento di 140mila euro. Nuovo braccio di ferro con Abbanoa

16 maggio 2017
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PORTO TORRES. Il problema dei reflui e della gestione del sistema idrico nel Parco dell’Asinara non è risolto, ma con un provvedimento tampone - al momento - la chiusura dell’isola sembra scongiurata. In attesa di una soluzione definitiva che rimuova davvero l’eventualità della limitazione delle presenze e restituisca piena dignità a un ambiente straordinario come quello dell’Asinara.

In questo periodo le visite al Parco cominciano ad aumentare e sono già tante le prenotazioni per poter fruire dei servizi offerti dai diversi operatori in terra e in mare. Questo fine settimana, per esempio, sono annunciate scolaresche (Porto Torres, Sestu, Oristano) all’ostello e al ristorante di Cala d’Oliva. Già in occasione del primo ponte festivo della stagione oltre quattrocento visitatori avevano scelto una gita nel Parco nazionale dell’Asinara e tra i problemi che emersero subito ci fu la mancanza di un mezzo di trasporto pubblico per potersi spostare con economicità tra i borghi dell’isola, oltre alla scarsa presenza di servizi igienici. Criticità che si ripetono ciclicamente alla pari di quello dei reflui, e che rischiano seriamente di mettere in crisi la vivibilità sull’isola. Sul sistema idrico e sulla raccolta reflui ora l’amministrazione annuncia una soluzione tampone con risorse del proprio bilancio, quindi a carico dei cittadini di Porto Torres.

«Il Parco dell'Asinara non verrà chiuso – dice il sindaco Sean Wheeler - e sarà l’amministrazione comunale a sostenere le spese per la gestione del servizio idrico e per lo smaltimento reflui in attesa che Abbanoa assuma la gestione: un autospurgo del Comune è operativo sull’isola da fine aprile, l’affidamento del servizio parte invece il primo giugno». Da quello che emerge in queste ore, risulta che l’autospurgo della Multiservizi (con la quale il rapporto si era interrotto a fine febbraio) raggiunge l’isola-parco due volte la settimana. La formula è quella del comodato d’uso al Comune per le emergenze, ma il contratto ancora non c’è. Proprio due giorni fa Nicola Sanna, presidente di Egas ha scritto ad Abbanoa per sollecitare un intervento urgente. Finora, però, niente è successo. Ora, il rischio della chiusura del Parco paventato anche dal sindaco Wheeler nella lettera inviata ad Abbanoa - il 3 maggio, protocollo 11804 , «nel caso di mancata risoluzione delle criticità evidenziate, l’amministrazione sarà costretta ad adottare misure per ala limitazione dei visitatori» -, ha riportato d’attualità la situazione.

«Per evitare disagi agli operatori e ai turisti e danni d’immagine che si ripercuoterebbero non solo su Porto Torres e sull’Asinara, ma sull'intera Sardegna, stiamo quindi provvedendo ancora una volta a investire risorse dal nostro bilancio comunale, aggiunge Wheeler». La gestione del servizio dovrebbe essere curata (dal primo giugno) dalla società in house Multiservizi, con una spesa di 140mila euro per sistema idrico, depuratore e reflui. «L’auspicio – ha detto l’assessora all’Ambiente Cristina Biancu – è che possa subentrare al più presto Abbanoa e che si ripristini dopo anni una gestione unica della rete idrica su tutto il territorio comunale, del quale l'isola dell'Asinara è parte integrante». Tra gli operatori del Parco, intanto, cresce l’allarme: «Abbiamo appreso dalla stampa di un grave problema igienico sanitario nel Parco – commenta il presidente Antonello Gadau –, e siamo molto preoccupati per i problemi che potrebbero esserci dal punto di vista ambientale: queste situazioni danneggiano fortemente il lavoro di promozione che portiamo avanti come operatori, provocando un rallentamento delle prenotazione dei visitatori e turisti che pressano nella richiesta di informazioni, soprattutto ambientali».

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