La Nuova Sardegna

Sassari

A Cossoine fiato sospeso con le spettacolari ardie

di Mario Bonu

Due giorni di celebrazioni nel paese in onore di San Sebastiano, il santo guerriero La bandiera è passata da Maria Luisa Unali al nuovo obriere Giuseppe Campus

16 maggio 2017
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COSSOINE. Sarà anche vero, come pare qualcuno sostenga, che non è giusto “ridurre” la festa di San Sebastiano alla sola Ardia. Ma è altrettanto vero che la secolare prova di ardimento equestre dedicata al santo guerriero, è la massima espressione della devozione – come ha detto il parroco, don Peppino Lintas, durante la messa – che i cavalieri, e con loro l’intero paese, portano a San Sebastiano. Non è un caso che la festa collocata nella seconda domenica di maggio competa, da sempre, con quella della patrona Santa Chiara, in quanto a forza e intensità del sentimento religioso.

La festa di quest’anno, oltretutto, aveva anche un sapore del tutto particolare, essendo che la sua “oberaja mazzore” era Maria Luisa Unali, figlia di Paoletta Contini, prematuramente scomparsa lo scorso anno, nella cui memoria nel 2016 la festa era stata spostata – per una delle rare volte nella sua storia secolare - dalla sua data canonica di maggio al mese di luglio. La festa è iniziata con i vespri del sabato ed il raduno dei cavalieri davanti alla casa de s’operaja mazzore. Visibilmente emozionata, Maria Luisa ha consegnato la bandiera dell’Ardia allo zio Giancarlo Contini – fratello di Paoletta – che la rappresentava come capocorsa dell’Ardia. A quel punto, dopo la benedizione dei cavalieri da parte di don Peppino Lintas, si è formato il corteo verso la chiesa di San Sebastiano, da cui tradizionalmente parte la corsa. E col “caddhu ‘e punta” di Giancarlo, un bel cavallo baio, e la scorta dei fratelli Antonio e Gian Mario Pittalis, in sella a due splendidi grigioni, hanno preso il via i primi tre giri in senso antiorario. Poi, i tre giri in senso orario, quando i cavalieri, prima nella ripida salita di San Sebastiano, e ancora di più in quella più lunga di Sa Serra, lanciano i loro cavalli in un galoppo sfrenato. E sono stati davvero tanti, nel pomeriggio di sabato, i cavalieri che si sono quasi sfidati in una sorta di emulazione a chi faceva la salita più veloce. Nell’Ardia della domenica le briglie sono state forse un po’ meno sciolte, tranne che in alcuni casi – vedi ad esempio i giovanissimi Manuel Nurra, Pietro Carboni ed Antonio Pintori – ma la corsa è stata altrettanto avvincente. Alla fine, si è formata la processione con i cavalieri e i fucilieri di Cossoine, il simulacro del santo e l’accompagnamento della banda musicale “Euterpe” di Villanova Monteleone. Poi la messa, celebrata da don Barore Saba, che ha tenuto anche il panegirico in onore di San Sebastiano.

Alla conclusione del rito religioso, il passaggio della bandiera da Maria Luisa Unali a Giuseppe Campus, il nuovo obriere di San Sebastiano per il 2018.

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