Goceano fuori dalla lotta ai bruchi
Lo sostiene il consigliere Cocco che si appella alla Regione perché intervenga
13 maggio 2017
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BONO. Tiene sempre banco lo spinoso argomento dei ritardi della Regione nella disinfestazione delle sugherete dalle larve dei lepidotteri defogliatori. Nel dibattito interviene il consigliere regionale Daniele Cocco, che ieri ha inviato una lettera aperta al presidente Pigliaru e, dopo i suoi vari interventi in merito in sede di consiglio regionale, annuncia altre azioni per «stigmatizzare il comportamento dell’assessorato regionale all’Ambiente che sembra non voler capire le ragioni legate alla distruzione sistematica delle sugherete e delle quercete del Goceano e non solo».
Con la legge finanziaria un emendamento a firma e dello stesso Cocco e di Piermario Manca era stato implementato il plafond relativo alla lotta al defogliatore stanziando una somma aggiuntiva di 600mila euro. Una scelta fatta per sopperire alle carenze dello scorso anno, quando le somme a disposizione non avevano consentito il trattamento in tutte le zone sensibili. Ma è notizia di pochi giorni fa che il Goceano, dice lo stesso Cocco riferendo di un suo colloquio con lo staff dell’assessore all’Ambiente, è “scomparso” dalla lista delle zone sensibili.
«Qualche giorno fa – dice infatti - segnalando all’assessore la disastrosa situazione del Goceano, da Illorai a salire, e chiedendo un intervento urgentissimo – mi è stato risposto che un fantomatico comitato tecnico aveva valutato il Goceano come zona da non trattare in base a parametri scientifici da loro utilizzati. Chiedo quindi – conclude – di sapere se l’assessorato è davvero a conoscenza di quanto danno stia procurando il defogliatore e se le risorse messe a disposizione saranno utilizzate secondo le finalità previste. Sorge il dubbio che i responsabili della struttura abbiano deficienze conoscitive di tipo geografico e confondano il Goceano con altre parti del continente». (b.m.)
