La Nuova Sardegna

Sassari

comitati al lavoro

Nulvi, migliaia di rose di carta per i Candelieri e per i fedeli

Nulvi, migliaia di rose di carta per i Candelieri e per i fedeli

NULVI. I comitati che si occuperanno quest’anno di allestire i festeggiamenti in onore dell’Assunta, patrona di Nulvi, sono già al lavoro da tempo. Fra le varie incombenze da qualche giorno è...

11 maggio 2017
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NULVI. I comitati che si occuperanno quest’anno di allestire i festeggiamenti in onore dell’Assunta, patrona di Nulvi, sono già al lavoro da tempo. Fra le varie incombenze da qualche giorno è iniziata la confezione delle rose di carta colorata che andranno ad abbellire i tre candelieri di Nulvi quando, alla vigilia di Ferragosto, lasceranno la chiesa-laboratorio di San Filippo dove vengono custoditi per tutto l’anno per la loro annuale “Essida”, la grandiosa e spettacolare processione nelle vie del paese. Ma oltre ad adornare e abbellire i tre grandi tabernacoli le rose di carta serviranno anche per essere distribuite fra i fedeli il giorno dell’Ottava, a conclusione dei festeggiamenti. Una tradizione, questa, relativamente recente ma ormai fortemente consolidata che nasce e in pratica sostituisce una consuetudine ancora più antica. In passato avveniva che, una volta finita la festa i tre grandi ceri venivano ridotti in piccoli pezzi e distribuiti fra i curatori della festa, fra i portatori e in pratica fra tutti i presenti. Queste piccole porzioni di candeliere in cartapesta, con le loro immagini sacre, le statuine dei santi e degli angeli e ogni sorta di fregio, erano considerate dei porta fortuna a protezione del focolare domestico e andavano conservate per tutto l’anno sino alla festa successiva. Non andavano buttate ma dovevano essere bruciate nel camino della casa.

Venuti a mancare i maestri, che già all’indomani dell’Ottava si mettevano al lavoro per ricostruire pezzo per pezzo i tre enormi ceri votivi, i candelieri non vengono più distrutti ed ogni anno prima della grande sfilata vengono solo restaurati e abbelliti con nuovi fiori e con nuove bandiere. Le rose di carte che fanno da variopinta corona ai tre tabernacoli però non bastano per tutti i presenti ed è per questo che i comitati ne realizzano in grande quantità, per distribuirle, dopo essere state benedette dal parroco ai piedi dei tre candelieri e della Madonna Dormiente, ai fedeli alla fine della festa.

Anche una rosa è insomma un piccolo frammento del candeliere e così l’antica tradizione viene in questo modo rispettata.

Mauro Tedde

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