La Nuova Sardegna

Sassari

Furti a Thiesi, i cittadini chiedono più sicurezza

di Daniela Deriu
Furti a Thiesi, i cittadini chiedono più sicurezza

Dopo il raid nella casa di una defunta, cresce la paura tra famiglie e negozianti E c’è chi propone il “carabiniere di quartiere” per intensificare i controlli

09 maggio 2017
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THIESI. Clima di paura a Thiesi dopo i numerosi furti e truffe. E i cittadini si sentono soli: «Chiunque di noi potrebbe essere la prossima vittima – afferma un anziano –, si temeva per noi vecchi, ora non si sa più chi potrà essere derubato».

Carabinieri e amministrazione sono intervenuti per arginare il fenomeno. Il capitano della compagnia di Bonorva e il sindaco di Thiesi avevano convocato, sin dai primi momenti , un’assemblea urgente aperta alla comunità. Durante la riunione avevano indicato le misure da adottare in caso di tentativi di raggiro, ma sembra che ciò non sia bastato. Fino ad ora pare non siano stati sufficienti né l’aumento del numero delle pattuglie, attive all’interno del centro abitato ventiquattrore su ventiquattro, né i costanti appelli, da parte dell’amministrazione, per la segnalazione di situazioni sospette. Di sicuro c’è che Thiesi, da quattro mesi a oggi, ha registrato eventi delittuosi che vanno dalle truffe agli anziani passando per il raid all’interno della casa comunale, furti nelle abitazioni private e di uno studio legale, il furto di un autotreno carico di formaggio poi dato alle fiamme ma anche di auto e attrezzi agricoli . Fino all’ultimo sconcertante raid, qualche giorno fa, nell’abitazione di una donna deceduta appena 48 ore prima.

La famiglia è ancora sotto choc per l’accaduto. «La cosa ci ha davvero lasciato senza parole – dice una nipote –. Dopo l’improvvisa perdita di nostra zia, il furto sembra quasi un accanimento. Sono state sufficienti poche ore per entrare nella casa, mettere tutto a soqquadro e portar via alcuni oggetti. E mi sconcerta che i miei compaesani mi dicano tutti la stessa frase: “anche noi abbiamo paura”».

«Non c’è più serenità – si sfoga un giovane commerciante la cui attività si trova proprio a pochi passa dalla casa dell’ultima vittima –. Un tempo si sentiva parlare dei furti nelle banche, mentre ora nel mirino dei ladri ci siamo noi. Puntano sulla gente comune che lavora e con sacrificio tira avanti, addirittura i poveri anziani che dopo una vita di sacrifici si vedono portare via quel poco che sono riusciti a mettere da parte. Sarebbe utile per la comunità se si costituisse un ulteriore sistema di controllo come, ad esempio, i carabinieri di quartiere». Afferma una ragazza: «Ormai usciamo di casa a turno, per non lasciarla senza sorveglianza». «L’amministrazione continuerà a collaborare con la popolazione», rassicura il sindaco Gianfranco Soletta che ha avviato le procedure per l’istallazione di impianti di videosorveglianza nelle zone sensibili.

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