La Nuova Sardegna

Sassari

Cresce la raccolta sangue ma restano le difficoltà

Cresce la raccolta sangue ma restano le difficoltà

L’Avis celebra la sua assemblea provinciale e riconferma il presidente Dore «Tanti successi ma non basta ancora. E la burocrazia spesso non ci aiuta»

07 maggio 2017
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SASSARI. Più sangue raccolto, aperture pomeridiane tutti i giorni per i centri trasfusionali di Sassari Alghero, totalmente gestito da Avis. Raccolta diretta del plasma. Sono alcuni dei successi dell’Avis provinciale, che nei giorni scorsi ha tenuto ad Anela la sua 47ª assemblea, che ha approvato i bilanci finanziari delle 33 sezioni comunali ed eletto il nuovo consiglio direttivo che guiderà l'associazione per il prossimo quadriennio. Elezione che ha visto la conferma del presidente Vincenzo Dore (Torralba), con vice presidente vicario Giovannino Manus (Ittiri) e vice presidente Lia Iavarone (Usini)

I lavori sono stati aperti proprio da Dore che ha illustrato con una dettagliata relazione le svariate attività svolte e gli obbiettivi raggiunti. Primo fra tutti è l'incremento delle sacche di sangue raccolte, che sono arrivate nel 2016 a circa 11mila. «L'incremento si è avuto sia nel capoluogo ma sopratutto in tutto il territorio della provincia anche nei centri più lontani». Altro motivo di soddisfazione è l'apertura dei centri trasfusionali di Sassari Alghero e Ozieri, totalmente gestito da AVIS tutti i pomeriggi feriali delle ore 12 alle 17, garantendo così l'orario continuato con l'azienda sanitaria. Attualmente l'apertura pomeridiana è garantita solo nei centri di Sassari e Alghero, con ottimi risultati. «Inoltre nell'ultimo quadriennio siamo riusciti a dare risposte a quanto richiesto dal Centro Regionale del Sangue, in merito alla raccolta diretta del plasma. Infatti è stata attivata presso la sede Avis di San Camillo, accreditata dalla Regione il centro di raccolta sangue intero e plasma, unica realtà associativa della Sardegna che effettua tale servizio; nel 2016 né sono state raccolte 400. Tutto questo è stato raggiunto nonostante le difficoltà operative spiega Vincenzo Dore, dovute all'attività di accreditamento dei centri prelievi, così come previsto dall'accordo Stato Regioni da parte dell'assessorato alla Sanità».

Motivo di soddisfazione è anche il fatto che all'inizio del quadriennio del mandato, l'associazione contava 4 dipendenti, ora invece siamo passati a 24 persone tra medici, infermieri, autisti e personale amministrativo. L'Avis Provinciale è composta da 8mila soci che donano periodicamente il loro sangue nelle varie sedi comunali. Successivamente l'Amministratore Antonio Masia ha dato lettura al rendiconto finanziario dell'anno 2016 e al bilancio di previsione per il 2017, gli stessi, come la relazione del consiglio direttivo sono stati approvati ad unanimità con voto palese.

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