La Nuova Sardegna

Sassari

«Stop alla cattura dei cani del quartiere»

«Stop alla cattura dei cani del quartiere»

Petizione di un gruppo di abitanti di Monserrato per evitare a tre anziani meticci di finire in un canile

06 maggio 2017
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SASSARI. Si chiamano “Vienna”, “Lupetta” e “Sindaco” vivono da anni tra via Vienna e via Parigi, nel quartiere di Monserrato, e gli abitanti della zona, ma anche quelli di altri quartieri, fanno a gara a prendersi cura di loro portando crocchette e acqua nelle aiuole in cui spesso si riposano.

Da alcuni giorni su questi tre simpatici meticci - mascotte dei dipartimenti di Chimica e di Veterinaria - e amici a quattro zampe di decine di persone che vivono dietro l’ippodromo Pinna, ci sarebbe una sorta di taglia. La notizia non ufficiale, giunta alle orecchie delle volontarie della “Leidaa”, un’associazione che si prende cura degli animali, è che il Comune avrebbe deciso di catturare i cani e di portarli in un canile.

Motivo? Qualcuno del vicinato si sarebbe lamentato per il troppo abbaiare dei tre meticci.

Tanto è bastato per mobilitare le volontarie della “Leidaa” che hanno deciso di giocare d’anticipo e di organizzare una petizione per salvare i cani dalla cattura. È partita così una raccolta di firme che ha coinvolto il quartiere e una è stata lanciata online su “Change.org”. Le volontarie hanno battuto palmo a palmo attività commerciali e condomini per chiedere a tutti una semplice firma per salvare i loro amici. «Questi cani vivono qui da sempre - spiega Erica una delle volontarie - due di loro sono anche parecchio anziani e difficilmente resisterebbero se venissero rinchiusi dentro una gabbia. Sono assolutamente mansueti e non hanno mai fatto del male a nessuno. Chiediamo al Comune e alla Asl che il mandato di cattura per rinchiuderli in canile di cui si vocifera, qualora esistesse, venga revocato. Se questo non fosse possibile - aggiunge la volontaria - chiediamo che ci venga dato il tempo per trovare una soluzione più idonea per il benessere di questi poveri cani che non meritano alcuna deportazione in canile». I tre cani vengono periodicamente trattati con antiparassitari e, quando è stato necessario, sono stati anche visitati da alcuni veterinari.

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