La Nuova Sardegna

Sassari

Zone di protezione per uccelli migratori incontro a Cossoine

Zone di protezione per uccelli migratori incontro a Cossoine

COSSOINE. Se ne parlava da tempo, prima ancora che la sindaca di Giave, giocando un po’ di anticipo, delineasse una ipotesi di accordo fra il suo Comune e quello di Cossoine per l’istituzione di una...

04 maggio 2017
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COSSOINE. Se ne parlava da tempo, prima ancora che la sindaca di Giave, giocando un po’ di anticipo, delineasse una ipotesi di accordo fra il suo Comune e quello di Cossoine per l’istituzione di una “Zps” (Zona di protezione speciale). E domani (venerdì 5) l’argomento verrà portato all’attenzione della popolazione, con un’assemblea informativa promossa dall’amministrazione comunale. L’appuntamento è per le 19, nei locali del Centro sociale, con l’invito a partecipare a tutti i cittadini, agli agricoltori, agli allevatori e in particolare ai proprietari dei terreni ricadenti nell’area ipotizzata per l’istituzione della Zps: Su Padru, Monte Traessu, Paule Manna, Paule Pizzinna, Battelis e altre aree contigue. Dopo l’introduzione del sindaco, Sabrina Sassu, sono previsti gli interventi degli esperti Ivo Manca, naturalista e docente universitario, Maria Giovanna Masia, biologa esperta faunista, Damiano Muru, biologo ricercatore universitario, esperto del Psr (Piano di sviluppo regionale), Francesco Caggiari, sindaco di Bortigali e veterinario. Le zone di protezione speciale sono state individuate dagli stati membri dell’Unione europea (direttiva 79/409/Cee nota come “Direttiva uccelli”) e assieme alle zone speciali di conservazione costituiscono la “Rete Natura 2000”. Le Zps sono zone di protezione poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento e alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori. Tutti i piani o progetti che possano avere incidenze significative sui siti e che non siano direttamente connessi e necessari alla loro gestione devono essere assoggettati alla procedura di valutazione di incidenza ambientale. Secondo i dati più aggiornati del ministero dell’Ambiente, i siti Natura 2000 - che comprendono le Zps, i Sic-Zsc (Siti di interesse comunitario-Zone speciali di conservazione) e i Sic-Zsc-Zps - presenti in Italia sono 2596, per una superficie complessiva di 5 milioni e 817mila ettari a terra e di 582mila ettari a mare. In Sardegna, i siti sono 124, con 452mila ettari a terra e 122mila a mare. Di questi, 31 sono Zps, 87 Sic-Zsc, 6 Sic-Zsc-Zps. In merito ai vincoli che l’istituzione delle Zps comportano - ritenuti mediamente “leggeri” e di scarso impatto sulle attività ordinarie che sulle aree interessate si svolgono - gli esperti sostengono che «si può ammettere che eventuali criticità che possono determinarsi per l’istituzione della Zps, estremamente rare, sono comunque compensate dai finanziamenti che su questo territorio possono arrivare, tenuto conto delle risorse del Psr, o che la stessa Unione Europea mette a disposizione una grande quantità di fondi anche direttamente attraverso diversi bandi, come ad esempio quelli Life finalizzati alla conservazione di queste aree». (m.b.)

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