La Nuova Sardegna

Sassari

Carciofaie uccise dalla siccità Allarme a Ittiri, Uri e Usini

di Vincenzo Masia
Carciofaie uccise dalla siccità Allarme a Ittiri, Uri e Usini

Interrogazione urgente del consigliere regionale Daniele Cocco sul Nord Ovest dell’isola Nel territorio dei comuni operano centinaia di aziende su migliaia di terreni coltivati

03 maggio 2017
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ITTIRI. L’annoso problema della siccità che, negli ultimi anni ha colpito il Nord Ovest della Sardegna, in particolare nei territori di Ittiri, Uri e Usini e il conseguente danno agli agricoltori che, a causa della mancanza d’acqua, vedono vanificato il loro lavoro, è stato portato all’attenzione del presidente della Giunta regionale, degli assessori all’Agricoltura e ai Lavori pubblici, attraverso un’interrogazione del consigliere regionale di del gruppo Sinistra per la Democrazia e il Progresso, Daniele Cocco.

Il tutto ha origine da un incontro tenutosi a Ittiri con gli agricoltori, prevalentemente carcioficoltori, che hanno suggerito le linee guida da indicare alla Regione per la soluzione di un problema che da tanti, troppi anni, affligge il settore portante dell’economia dei tre centri. L’incontro promosso dall’assessorato all’Agricoltura del Comune di Ittiri finalizzato all’individuazione e all’immediata soluzione dei principali problemi che hanno ridotto e continuano a far mancare, in misura sempre crescente, l’acqua per l’irrigazione delle carciofaie, ha evidenziato una situazione da allarme rosso in quanto, vista la scarsa disponibilità idrica presente nei bacini del Bidighinzu e del Cuga e stante l’attuale sistema distributivo, potranno essere evase le esigenze di appena il 30 per cento delle aree attrezzate.

Cocco, dopo aver richiamato l’attenzione sulla drammaticità della situazione e «preso atto che per il comprensorio irriguo “Valle del Giunchi” per la stagione 2017, a causa della siccità, è previsto uno stanziamento di appena 300mila metri cubi di acqua irrigua, con una drastica riduzione dei 2/3 rispetto ai quantitativi erogati nel 2016, che solo nel Comune di Ittiri operano 120 aziende, di cui 50 nella sola “Valle del Giunchi” con oltre 400 ettari di terreno coltivato, determinando pertanto una riduzione della produzione e in alcuni casi la rinuncia del tutto a coltivare la terra, chiede - si legge nell’interrogazione - se siano a conoscenza della drammatica crisi idrica che ha colpito il sistema idrico nord occidentale della Sardegna e quali azioni straordinarie intendano attuare al fine di accelerare il processo di ottimizzazione del sistema nelle interconnessioni tra sistemi idrici e in particolare per il sistema degli invasi Temo, Bidighinzu, Cuga e se sia opportuno garantire, nell’immediato, ai territori del comprensorio irriguo “Valle del Giunchi” e ai territori “Valle del Cuga” adeguate risorse idriche, almeno con lo stanziamento idrico della stagione 2016, al fine - conclude Cocco - di agevolare le principali produzioni del sistema agricolo locale».

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