La Nuova Sardegna

Sassari

Ritorna “Monumenti aperti” la città svela tutti i suoi tesori

di Antonio Meloni

Dal 6 al 7 maggio saranno visitabili 46 siti, oltre agli itinerari della rete Thàmus e ai sentieri rurali A fare da guide ai visitatori quest’anno ci saranno oltre 1.200 studenti delle scuole superiori

29 aprile 2017
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SASSARI. La città svela i suoi tesori per sorprendere anche il visitatore più esigente mostrando le tante eccellenze del suo patrimonio storico-artistico. Perché spesso bastano due passi fatti bene per scoprire una dimensione insolita. Monumenti aperti, infatti, è anche la possibilità di guardare con occhio diverso chiese, palazzi storici e opere d’arte che fanno parte della realtà quotidiana.

Il prossimo fine settimana (6 e 7 maggio) Sassari apre il salotto buono per mostrare i suoi gioielli più preziosi e raccontare storie d’altri tempi. Il programma della manifestazione, alla tredicesima edizione, è stato presentato ieri alla stampa, nella sala conferenze di Palazzo ducale, dall’assessore alla Cultura Raffaella Sau affiancata da Massimiliano Messina di Imago Mundi, la rete che dalla pima edizione gestisce la promozione dell’iniziativa su scala regionale.

Un nutrito cartellone, imperniato su quattro percorsi e quarantasei siti, su cui saranno impiegati 1200 studenti-ciceroni di quattordici scuole superiori. Oltre alle più note tappe che fanno parte integrante della rete museale Thamus, quest’anno sarà aperto anche il museo storico diocesano, nella nuova sede di piazza Duomo, proprio di fronte alla cattedrale di San Nicola.

Va da sé che non vanno tralasciate le chiese vicine, da San Michele a San Giacomo, da Santa Caterina alle Monache Cappuccine. Restando idealmente dentro l’antica cinta muraria, all’ex convento del Carmelo prosegue, invece, la mostra che indaga il rapporto tra gli artisti sardi e l’orientalismo, mentre in piazza Castello sarà possibile visitare il barbacane del castello aragonese. Tra le novità più importanti, l’apertura al pubblico, per la prima volta, della caserma Lamarmora, sede del comando della Brigata Sassari e sarà aperto anche il museo dell’Università, inaugurato l’anno scorso nel polo bionaturalistico di Piandanna.

Gli appassionati di storia potranno visitare anche la mostra delle macchine agricole allestita nell’azienda dell’istituto agrario Pellegrini, senza dimenticare la palazzina dell’acquedotto, la suggestiva cripta della chiesa di Cappuccini e i padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico di Rizzeddu. Una menzione speciale meritano i sentieri rurali che si snodano attorno alla città, in particolare quelli che fino ai primi del Novecento collegavano la vallata di Logulentu con la regioni di San Francesco, Cabbu d’Ispiga, Monte Bianchinu e Filigheddu, arrivando fino a Osilo. «Luoghi della memoria – ha ricordato Raffaella Sau – in cui nasce una parte importante dell’economia sassarese e dove vengono impiegate per la prima volta tecniche agricole con sistemi moderni».

Sono previsti due percorsi, di 6 e 12 chilometri, che, attraverso il sentiero di Badde Tolta, si addentrano nel cuore della campagna sassarese. La partecipazione alle escursioni è, però, condizionata alla prenotazione nel sito del Comune: www.comune.sassari.it Venerdì 5 maggio, in concomitanza con il passaggio del Giro d’Italia, in piazza d’Italia sarà allestito un gazebo informativo che presenta la sintesi delle eccellenze storico-artistiche del territorio. In quell’occasione duecento studenti delle scuole superiori saranno presenti per salutare i ciclisti durante la tappa di trasferimento. A grande richiesta, torna a La Crucca anche “Ad signa milites”, con la ricostruzione fedele del castrum romano. Per ogni dettaglio, si rimanda al sito del Comune o all’ufficio informazioni turistiche al numero 079.2008072.

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