La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, dal bilancio 2017 sparisce il reddito di cittadinanza

di Gavino Masia
Porto Torres, dal bilancio 2017 sparisce il reddito di cittadinanza

Era il cavallo di battaglia del sindaco Wheeler e del Movimento 5Stelle. Conticelli: «Traditi i cittadini». Cossu: «Una promessa-truffa»

25 aprile 2017
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PORTO TORRES. Nel prossimo bilancio di previsione che passerà al vaglio del consiglio comunale non è prevista alcuna cifra che va a coprire il cosiddetto “reddito di cittadinanza” comunale riservato alle famiglie indigenti e bisognose.

Il “cavallo di tutte le battaglie” gridato a gran voce dal M5S durante la campagna elettorale di due anni fa non verrà dunque applicato e questo nonostante le assicurazioni della maggioranza pentastellata che ribadiva in ogni consesso che lo strumento programmato dai grillini poteva essere applicato nel 2017.

Una pura illusione durata lo spazio di 24 mesi, dunque, e fatta svanire dalle dichiarazioni in consiglio dell’assessore al Bilancio Domenico Vargiu: «Abbiamo fatto una programmazione diversa da quella che avremo voluto fare – ha detto –, considerando che la Regione ha istituito il reddito di inclusione sociale».

La giunta comunale ha invece deciso di utilizzare l’avanzo di amministrazione (250mila euro) per realizzare il progetto del fondo rotativo fotovoltaico, che prevede la realizzazione di pannelli messi a disposizione della cittadinanza come supporto per l’abbattimento della C02 e per la produzione di energia pulita e rinnovabile.

«La scelta di non istituire il reddito di cittadinanza o di dignità cittadino – ricorda l’ex capogruppo pentastellato Paola Conticelli –, che teneva conto di parametri differenti da quello nazionale proposto dal M5S, ritengo sia grave: le giustificazioni dell’assessore che motiva un altro tipo di scelta per mancanza di fondi, non sono necessarie per giustificare questo grave inadempimento dovuto principalmente alla mancata volontà politica di programmare per tempo il reperimento delle risorse». Per la consigliera, Porto Torres e i cittadini, che credevano in questo progetto, non meritano questo trattamento: «Si trattava di un sostegno per un periodo di tempo limitato, ma in grado di evitare il tracollo delle condizioni della persona o della famiglia in vista del reinserimento lavorativo in questo particolare e difficile momento storico».

Al consigliere Pd Massimo Cossu è stato sempre chiaro, fin dall’inizio, «che la “promessa-truffa” del reddito di cittadinanza non reggeva: è evaporata come neve al sole dimostrando tutta la sua natura volta solo ad accaparrarsi più voti possibili: oltre alla grave mancata promessa, lo stesso reddito di cittadinanza comunale avrebbe rischiato di innescare un meccanismo esplosivo in termini di spesa insieme a comportamenti opportunistici e clientelari».

L’esponente Dem indica nel frattempo il tipo di sostegno istituito da parte della Regione, con il reddito di inclusione sociale, e quello portato avanti dal Governo (Rei) con il nuovo sussidio universale contro la povertà delle famiglie. «Quelli sì – conclude Cossu – che sono forme di sostegno veri, seri e responsabili: la verità è che siamo di fronte ad una amministrazione comunale incapace e irresponsabile, che in due anni non ha concretizzato un solo atto politico amministrativo degno di nota».

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