La Nuova Sardegna

Sassari

Assediati dalle slot: una ogni 95 abitanti

Triste primato in Sardegna. Nasce Gap, l’associazione per aiutare i dipendenti contro la ludopatia

25 aprile 2017
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SASSARI. Una slot machine ogni 95 abitanti che vale il triste primato nell’isola e il quarto posto su scala nazionale per la presenza di macchinette nel centro urbano.

È stato questo dato terrificante a spingere Silvia Addis, sassarese di 34 anni, impegnata da sempre nel mondo del volontariato a decidere che era il momento di occuparsi di quella che lei definisce «la nuova piaga sociale». Il 19 maggio nel corso di un convegno al quale saranno invitati esperti ed ex giocatori incalliti, verrà presentata la nuova associazione che opererà in città con lo scopo di assistere i giocatori d’azzardo patologici e i loro familiari. «Mi sto occupando di gioco d’azzardo da tre anni - spiega Silvia Addis - sensibilizzando la Regione e il comune di Sassari a intervenire. Nella nostra città a breve si attuerà una normativa per contrastare il gioco d’azzardo - aggiunge - mentre a livello regionale ci vuole ancora tempo, ma sono fiduciosa che presto anche la Regione agirà adeguatamente per contrastare il fenomeno su tutta l’isola». L’associazione che al momento non ha una sede, ma conta di trovare un locale idoneo in tempi brevi, porterà avanti progetti nelle scuole della città. «Bisogna intervenire da presto - spiega Silvia Addis - la malattia del gioco colpisce anche i giovanissimi. Con la diffusione a macchia d’olio delle slot machine molti adolescenti iniziano a buttare i primi soldi intorno ai 15 anni e anche prima. La scuola deve avere un ruolo importante - aggiunge - e noi cercheremo di essere da supporto. Il gioco d’azzardo rovina interi nuclei sociali, famiglie e pensionati. La vittima entra in una spirale, gioca dando fondo alle sue finanze e solo quando ha perso tutto, quando è sul baratro e la situazione economica è grave chiede aiuto». L’associazione che si occuperà di ludopatia si chiama Gap (gioco d’azzardo patologico) e nell’isola è già presente a Carbonia. «Bisogna fare qualcosa subito per informare e sensibilizzare sui rischi e danni che comporta la ludopatia - spiega Silvia Addis - e fare concreta azione di contrasto. In una città di meno di 130mila abitanti una slot machine ogni 95 persone è veramente troppo - aggiunge la fondatrice della sezione sassarse del Gap - informare e sensibilizzare è la prima linea di difesa importante. Dobbiamo contrastare attivamente la piaga, e fare in modo che le nuove generazioni non siano le future vittime di questa dipendenza». (l.f.)

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