La Nuova Sardegna

Sassari

Nel Sassarese una Pasqua e pasquetta all’insegna della cultura

di Salvatore Santoni
Nel Sassarese una Pasqua e pasquetta all’insegna della cultura

Molti musei e siti archeologici della zona sono pronti ad accogliere i visitatori. Non mancano però le clamorose chiusure: tra tutte quella del museo Sanna

16 aprile 2017
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SASSARI. Pasqua e pasquetta all’insegna della cultura? Nel Sassarese si può, ma con qualche eccezione. Oggi e domani molti musei e siti archeologici della zona sono pronti ad accogliere i visitatori che vorranno passeggiare nella storia. In certi casi, invece, le aree di scavo sono ricoperte da erbacce e prive di indicazioni stradali. La serrata che pesa di più è a Sassari: il museo Sanna. Una ricca offerta si trova nel sistema museale di Alghero. A iniziare dalla mostra di Ercole Contu, dedicata alla scoperta della Tomba dei vasi tetrapodi, la domus de janas che rappresenta uno dei dieci ipogei della necropoli di Santu Predu. Per chi invece volesse immergersi nella storia della città potrà visitare il museo archeologico, molto ricco di reperti. Inoltre, nella torre di San Giovanni c’è la mostra che racconta la storia del Giro d’Italia con una collezione di migliaia di borracce, maglie e altri cimeli storici.

A Porto Torres si può visitare l’Antiquarium, che sorge nell’area archeologica di Turris Libisonis, che tra le altre cose ha un percorso costruito con cartelli e indicazioni a misura di bambino. L’orario di apertura è dalle 9 alle 18. Completamente fruibile anche il parco archeologico, ma solo se accompagnati dal personale. Il museo della Tonnara di Stintino (Mut), invece, ha inaugurato la seconda stagione proprio ieri pomeriggio. Il patrimonio offre un percorso multimediale, la sezione archeologica, quella scientifica e un’esposizione permanente di opere selezionate di artisti sardi dedicate alla vita in tonnara. Il museo dell’intreccio Mediterraneo di Castelsardo, aperto oggi e domani, ospita la mostra di pittura dell’artista Libero Meledina. Il polo culturale sta macinando numerosi accessi già da giovedì. Operativo anche il museo diocesano di arte sacra, nella cripta della cattedrale, che offre la possibilità di ammirare le opere del Maestro di Castelsardo.

Sempre in Anglona è possibile visitare la domus de janas “La Rocca”, il cuore pulsante di Sedini. C’è anche la possibilità fare escursioni per raggiungere i tre monasteri medievali che svettano nelle campagne a un paio di chilometri dal paese. Oggi soltanto fino alle 13, domani anche di pomeriggio dalle 15 alle 19. Porte chiuse, invece, a Villanova Monteleone, dove il parco archeologico del nuraghe Appiu è blindato insieme alla necropoli e al museo. Il sito, che l’anno scorso ha visto passare 6mila visitatori, era finito al centro di un contenzioso legale – Tar e Corte dei conti – tra la coop che gestisce l’area e l’amministrazione comunale. A Sorso l’unico sito visitabile è il pozzo sacro di Serra Niedda. Sì, perché il museo Biddas – il primo in Italia dedicato al tema dello spopolamento e dell’abbandono dei centri abitati – è chiuso fino a martedì. Cancelli chiusi oggi e domani anche a Santa Filitica: nel sito della villa romana ci sono lavori in corso. Non va meglio a Sennori, dove a due passi dal municipio spuntano le domus de janas dell’Orto del beneficio parrocchiale. Infine, a Perfugas si può visitare il museo archeologico e paleontologico (Map), che ha un ampio giardino ricco degli unici fossili musealizzati della foresta pietrificata. Il sito è consigliato da bimboinspalla.com, il blog che va a caccia dei siti della cultura adatti ai più piccoli.

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