La Nuova Sardegna

OZIERI. Un’altra importante occasione di formazione promossa dall’associazione Janelas ha consentito nei giorni scorsi di vivere un’esperienza all’estero a due giovani donne di Ozieri e Nule. Selezionate dall’associazione sulla base delle richieste, le due ragazze hanno potuto prendere parte a un corso incentrato sul lavoro coi giovani, in particolare giovani migranti, rifugiati e richiedenti asilo, focalizzato in primo luogo su questioni legate principalmente all’esclusione, inclusione e all’educazione non formale.

All’esperienza hanno preso parte operatori e operatrici sociali operanti in altri contesti europei: in tutto 22 operatori, provenienti da Grecia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Romania, Croazia, Bulgaria, Ungheria, Norvegia e Sardegna-Italia. Accanto all’interesse del corso c’è stata anche la possibilità di frequentarlo a Kalamata, città nella regione del Peloponneso in Grecia, teatro di sbarchi di migranti provenienti da Africa e Asia. E’ stata questa una delle componenti caratterizzanti del progetto Ican, Imagination and Creativity for Active participation and iNclusion of young refugees and immigrants, promosso dal Kane Social Youth Development e finanziato nell’ambito del programma Europeo Erasmus Plus, Programma europeo per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport.

«Un corso organizzato con attività stimolanti che mi hanno fatto riflettere sul mio lavoro e suscitato nuove idee - ha raccontato una delle due protagoniste -. Il confronto è stato arricchente, soprattutto coi norvegesi, grazie ai quali ho imparato diverse buone prassi. Ho conosciuto anche le difficili realtà di Paesi, come la Romania e la Spagna, che ospitano anch’essi rifugiati».

Insomma, una bella esperienza che di sicuro lascerà il segno nel futuro personale e lavorativo di tutti i partecipanti. (b.m.)