La Nuova Sardegna

Sassari

Acqua all’Asinara, il Parco nel “perimetro ottimale”

di Gavino Masia
Acqua all’Asinara, il Parco nel “perimetro ottimale”

La decisione nella riunione che si è svolta alla Regione: decorrenza primo luglio Il vice presidente Diana: «Serve un commissario straordinario per gestire i lavori»

12 aprile 2017
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Nella riunione del 27 marzo nei locali dell’assessorato regionale dell’Industria - sulla problematica del sistema di approvvigionamento idrico sull’isola dell’Asinara - Egas ha riferito che a decorrere dal pimo luglio il Parco nazionale entrerà a far parte del perimetro dell’ambito ottimale della Sardegna. Questo comporterà la necessità di realizzare una serie di interventi per la riqualificazione del sistema idrico dell’isola, affinchè la gestione possa essere affidata al gestore unico Abbanoa così come previsto dalla legge. All’incontro in Regione hanno preso parte il Comune di Porto Torres, l’Ente Parco, Egas ed Abbanoa, allo scopo di individuare le modalità di esecuzione delle successive fasi procedurali relative all’intervento di adeguamento al sistema idrico integrato di Cala d’Oliva e sull’eventuale rimodulazione del finanziamento di 3milioni e 200mila euro.

E in quella occasione l’Ente di governo dell’ambito della Sardegna, contrariamente a quanto affermato dal Comune turritano, ha sostenuto e continua a sostenere che il finanziamento in oggetto debba transitare ed essere gestito da Egas. Questo perché in materia di sistema idrico integrato l’Ente è competente in termini di pianificazione, programmazione e controllo di tutti gli investimenti, anche di quelli affidati - come soggetto attuatore – agli enti locali. A contestare quanto affermato dall’amministrazione comunale durante la riunione cagliaritana, sulla gestione del finanziamento per il sistema idrico di Cala d’Oliva, anche le parole del vicepresidente dell’Ente Parco e sindaco di Stintino Antonio Diana. «Rimango dell’avviso – dice Diana – che, come proposto durante la riunione, sia necessario nominare un commissario straordinario che prenda in mano la vertenza dell’approvvigionamento idrico, possibilmente da individuare nella figura del direttore generale dell’Ente di governo, poiché un intervento di tale importanza necessita di essere posto all’interno di un più ampio progetto generale di competenza che veda operare di concerto Egas con Regione e ministero dell’Ambiente». Una sinergia istituzionale, secondo il vicepresidente, per assicurare il reperimento dei fondi necessari per risolvere lo stato di crisi del sistema idrico nell’isola-parco che impedisce un reale decollo delle attività nel territorio e avvicina lo spettro della chiusura al pubblico dello stesso Parco per motivi igienico-sanitari.

«Problemi che non possono essere evidentemente risolti dal solo ente locale nel cui territorio ricade il parco – aggiunge Diana –, come sostenuto nelle diverse sedi, e dove ritengo sia necessaria una progettazione sufficientemente avanzata, coordinata da Egas e condivisa con il futuro gestore (Abbanoa), con il Comune di Porto Torres e con l’Ente Parco, che valuti preventivamente il rischio di impatto ambientale e che definisca le caratteristiche più significative dei successivi livelli di progettazione».

Il tutto accompagnato da relazioni che assicurino l’utilizzo di tecniche appropriate, specie per tutti gli invasi per la raccolta delle acque e gli aspetti di depurazione da adottare, che dovranno essere rispettose della specificità del territorio e delle esigenze della fauna selvatica presente.

In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative