La Nuova Sardegna

Sassari

A Castelsardo il suggestivo Lunissanti

di Donatella Sini

Fin dall’alba il centro storico si anima per la vestizione degli Apostoli. I riti, che passano per Tergu, durano fino a sera

10 aprile 2017
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CASTELSARDO. Il gran giorno è arrivato. Oggi alle 7 del mattino scatta il primo appuntamento della Settimana Santa Castellanese nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. È più duro da affrontare, per la inevitabile levataccia, fatica indispensabile, per essere presenti alla vestizione degli “Apostoli”, ma anche il più prezioso, perché permette di respirare sin da subito, con i protagonisti principali, il sentimento del Lunissanti e le atmosfere medievali che lo caratterizzano. Dopo la prima messa, gli Apostoli, escono dalla chiesa, incappucciati, con i “misteri” fra le mani. Il Priore della Confraternita di Santa Croce, Armando Pala ha scelto, fra i suoi confratelli, chi avrà l’onere e l’onore di svolgere l’ambito compito. Andrea Busceddu, Natalino Cimino, Roberto Borrielli, Salvatore Fiori, Samuele Fiori, Giovanni Antonio Sini, Santo Lorenzoni, Luca Oggiano, Tonino Pinna e Michele Salvo porteranno i “misteri”. Anche i cantori sono già noti. Il primo coro, accompagnato da Lu cabbu di lu Moltu, simbolo della morte, sarà composto da Nando Bianco, Mario Tugulu, Renato Sanna e Nicola Brozzu. Il secondo coro, lo Stabat, dedicato alla Madonna, accompagnato dalla Pieddai, sarà composto da Mariano Cimino, Alessio Serra, Stefano Tugulu e Mariano Sini. Il coro di chiusura del corteo, con Lu Crucifissu, sarà composto da Gianluca Satta, Gianluca Serra, Antonio Lorenzoni e Antonio Desole Il primo percorso è breve e si conclude al Bastione, davanti al sole che sorge. Alle 11, nella chiesa di Tergu si tiene la seconda tappa, la celebrazione eucaristica solenne, alla presenza del vescovo Sebastiano Sanguinetti, con la presentazione dei Misteri alla Madonna di Tergu, nella sua chiesa. La festa campestre occuperà le ore centrali della giornata con i pic nic, nei rigogliosi prati del centro anglonese, per tornare di nuovo in chiesa alle 15,30, reindossare la veste, riprendere i Misteri e riavviarsi, simbolicamente, verso il rientro nella rocca. La tradizione vuole che il percorso di rientro durasse sino al tramonto e che, a quell’ora, si rientrasse nelle mura dell’antica città fortificata. La processione oggi, nel rispetto della consuetudine, riprende vita alle 20,30 con partenza dalla Cattedrale di Sant’Antonio Abate nella parte bassa del centro storico. Da li si snoda nelle antiche strade, attraverso gli stretti passaggi, su e giù dalle anguste scale, sino a tarda notte, quando si concluderà nello stesso luogo da dove è partita al mattino, la chiesa di Santa Maria delle Grazie.

I prossimi appuntamenti in programma rimandano a Giovedì quando, dopo la Messa in Coena Domini, si potrà seguire il doppio corteo con l’Addolorata che cerca il figlio crocefisso, nella notte del centro storico. Venerdì pomeriggio invece, nella Cattedrale di Sant’Antonio Abate, a partire dalle 15,30, si potrà assistere alla deposizione di Cristo dalla croce nella cerimonia di Lu Lcravamentu.

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