La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco paga la multa per il pangrattato più caro del mondo

Il sindaco paga la multa per il pangrattato più caro del mondo

Santa Maria Coghinas, 1600 euro perché “graziò” un’artigiana. La Corte dei Conti estingue il giudizio nei confronti di Carbini

08 aprile 2017
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SANTA MARIA COGHINAS. Passerà alla storia come il pangrattato più costoso e indigesto del mondo. Milleseicento euro sembrano uno sproposito per qualche etto di pane secco, invece è esattamente quanto ha volontariamente pagato il sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini per chiudere per sempre una questione che lo vedeva accusato di avere procurato un danno erariale al suo Comune. Tutto per colpa, appunto, di un po’ di pangrattato.

Il primo cittadino era stato chiamato dalla Procura della Corte dei Conti a rispondere di avere arbitrariamente archiviato la sanzione, che se applicata sarebbe stata di 1600 euro, che il Nas di Sassari dopo una ispezione aveva chiesto nei confronti di una panettiera del paese: Maria Caterina Spano. L’artigiana aveva confezionato alcuni sacchetti di pangrattato senza indicare la data di scadenza e che si trattava di prodotto contenente glutine. «Si tratta di un problema causato dal malfunzionamento della etichettatrice» si era giustificata la donna, senza però convincere i militari del nucleo per la tutela della salute.

Il procedimento era andato avanti e i carabinieri avevano comunicato alla panettiera che avrebbe potuto definire il procedimento con una sanzione ridotta da versare nelle casse del Comune. Ma il primo cittadino, sentite le spiegazioni della sua concittadina, archiviò il caso e la relativa sanzione. Da qui, secondo la Procura della Corte dei Conti, il presunto danno economico derivante dal mancato incasso della multa che il sindaco Carbini avrebbe fatto alle casse del suo Comune. Ed è proprio nelle casse dell’ente locale che il primo cittadino, non senza avere prima ribadito la sua convinzione di avere agito correttamente, ha versato la sanzione che gli ha consentito di chiedere e ottenere l’estinzione del giudizio per “cessazione della materia del contendere”. Questa la decisione presa dai giudici della sezione Sardegna Antonio Marco Canu, Maria Elisabetta Loci e Maurizio Massa.

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