La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Una rappresentanza di docenti e famiglie degli alunni di Porto Torres e Campanedda che frequentano la scuola media “Brunelleschi” non hanno assolutamente gradito la risposta dell'amministrazione comunale - sulla richiesta di intervento di edilizia scolastica per la costituzione di una ulteriore classe prima - e nella tarda mattinata di ieri hanno proposto un sit-in sotto il palazzo comunale. «Chiediamo da mesi spazi migliori per gli alunni che hanno già effettuato l’iscrizione alla classe prima media presso il nostro istituto - hanno detto - e rischiamo invece di vederli dirottati altrove in violazione della libertà di scelta che compete alle famiglie: siamo qua per amore della scuola e per amore di questa città che potrà avere un futuro soltanto se i ragazzi delle nostre scuole verranno formati e accolti nel migliore dei modi». Alla segreteria dell’Istituto comprensivo 1 quest’anno sono infatti già arrivate 148 iscrizioni dalla libera scelta delle famiglie e degli alunni e ci sono quindi sia i numeri per costituire la settima classe della prima media e sia gli spazi sufficienti per ospitarla nello stesso caseggiato scolastico. Ad avvalorare questa richiesta, inoltre, ci sono i bambini della borgata di Campanedda che, da quando la scuola è stata chiusa, frequentano tutti la sede scolastica di via Brunelleschi, compresi i nuovi iscritti. Una questione ribadita anche ieri dai genitori presenti, che richiamano la libera scelta nell'istruzione dei propri figli e sono pronti pure a quotarsi economicamente per allestire una nuova classe nella scuola media.

«Il nostro sit-in è a favore di una buona politica dell'edilizia scolastica a 360° gradi - ha aggiunto il referente di plesso Alessandro Pinna -, volta a promuovere la sicurezza, la creazione di spazi e l'accoglienza per tutte le scuole della città dei comprensivi 1 e 2». (g.m.)