La Nuova Sardegna

Sassari

“Racconti DiVini” affascinante viaggio alla scoperta di Mores

di Barbara Mastino
“Racconti DiVini” affascinante viaggio alla scoperta di Mores

Rassegna enogastronomica all’ombra di tanti monumenti Tra gli eventi collaterali, concerti e visite ai due musei

30 marzo 2017
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MORES. Non solo vino e cibo, ma anche un affascinante viaggio alla scoperta dell’arte e della cultura locale nella manifestazione “Racconti DiVini” in programma a Mores sabato 1 aprile. Organizzata dalla Pro loco in collaborazione con il Comune, la manifestazione conferma in questa sua seconda edizione la formula vincente della prima: una rassegna enogastronomica nel corso della quale sarà possibile degustare i migliori prodotti locali e insieme scoprire le bellezze locali.

Seguendo il solco della manifestazione precedente, che aveva dedicato ai poeti del luogo le 11 cantine, per questa edizione l’idea è stata quella di intitolare le cantine ai tanti siti archeologici presenti nel nostro territorio, partendo dal Dolmen Sa Coveccada riconosciuto come uno dei più grandi e importanti al mondo, per arrivare al campanile che ormai da oltre un secolo è il simbolo del paese.

«Tutte le cantine – spiegano dalla Pro loco – non solo sono state allestite per accogliere al meglio coloro che parteciperanno, ma per gli appassionati si potrà avere qualche informazione sulla storia di questi monumenti e del paese di Mores che come si scoprirà nel corso dell’itinerario, parte da molto lontano».

La storia quindi riecheggia nei nomi delle cantine: Dolmen Sa Coveccada (uno dei più importanti al mondo), Su Campanile (il più alto della Sardegna), Su Crastu ’e Santu Eliseu (domus de janas neolitica), Pont’Ezzu (lo storico ponte romano), Sos Troglios (l’antico lavatoio in tufo), Funtana Ezza (costruita in tufo ai primi del ’900 e situata al centro del paese), Lachesos (il monte del paese, ricco di siti archeologici), Nuraghe Sos Istattos (uno dei più importanti del territorio), Nuraghe Ranas (altro punto di grande pregio della zona), S’ Istampa de Sas Fadas (casa delle fate sul monte Lachesos) e Su Puttu porchinu (grotta del periodo Neolitico). Tutti luoghi simbolo della storia del paese, che raccontano ognuno una storia millenaria. Un accostamento, quello con il vino, che è quindi parso naturale, essendo il territorio di Mores da sempre ricco di vigneti. E anche per questo motivo vi è una produzione abbastanza abbondante, che farà sì che in tutte le cantine si potranno degustare solo ed esclusivamente vini di produzione locale.

La storia e la tradizione echeggeranno anche negli eventi collaterali: l’esibizione itinerante del coro Città di Ozieri, ospite d’onore della manifestazione, e l’apertura straordinaria al pubblico della Casa della Memoria e del Museo di Casa Calvia. La manifestazione inizierà alle 20. Sarà a disposizione un servizio bus navetta con conducente (340 4637528).

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