La Nuova Sardegna

Sassari

Ecco “Binos in Ottorinos”, i vini del territorio in mostra tra vicoli e piazze di Bonorva

di Emidio Muroni
Ecco “Binos in Ottorinos”, i vini del territorio in mostra tra vicoli e piazze di Bonorva

In programma sabato la manifestazione che punta su artigianato e gastronomia Si potranno assaggiare le produzioni locali, i piatti tipici della tradizione e ammirare le opere d’arte

29 marzo 2017
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BONORVA. Sabato 1° aprile, a cura del comitato dei fedales del 1967, presieduto da Giovanni Battista Sanna, si svolgerà la V edizione di “Binos in Ottorinos”. Un percorso interno al centro storico del paese che rappresenta un fattore produttivo sapientemente coniugato alla cultura e alle nuove tecnologie che ispirano lo sviluppo di un turismo sostenibile e di qualità.

È un appuntamento annuale, atteso con grande interesse, che il comitato dei fedales, intende trasformare in una vetrina privilegiata delle tradizioni più genuine e del folclore del paese. Sarà, infatti, possibile percorrere e ammirare le suggestive stradine del centro storico e degustare, all’interno di locali caratteristici, simbolo dell’antica tradizione locale, i prodotti tipici del territorio. Sono state individuate undici postazioni, che chiudono ad anello un interessante percorso enogastromico che sarà accompagnato dalle musiche e canti dei cori Paulicu Mossa, di Bonorva e Su Cuncordu, di Pozzomaggiore.

Sarà una giornata di autentica festa che offrirà anche l’opportunità di scoprire il volto più reale e genuino del paese, con il suo patrimonio di cultura, sapori e lavori artigianali che spesso lo rendono unico. Il programma prevede, alle 19, con l’apertura dei locali per la mostra e degustazione, l’inaugurazione della giornata e del percorso che, partendo dalla postazione principale di Piazza Diaz, dove si potrà gustare su trattaliu (frattaglie), del buon cannonau e apprezzare i lavori all’uncinetto e velcro, proseguirà per via Beccaria , via Carlo Alberto, via Trieste, via Figoni, via Trequiddo per terminare in piazza Santa Vittoria.

Lungo il percorso si potranno degustare i vini mandrolisai di Atzara, il cagnulari e cannonau di Tissi Usini e Arzana, il merlot-cannonau prodotto a Bonorva, il montesantu-vermentino di Bonnanaro, il merlot, cannonau e cabernet di Bono, il vermentino moscato di Sorso, il cannonau di Mamoiada e i liquori preparati dai fedales del ’67. Non meno gustosi e prelibati i cibi genuini disponibili.

Si potranno gustare gli “gnocchi ’67”, la trippa con patate e fagioli, il pane bollito a “s’antiga” (senza carne), l’agnello con sugo piccante, la cordula arrosto e con piselli, il cinghiale in umido, la fregola con ceci finocchietti e pancetta, la carne e formaggio arrosto, il pane a fittas tradizionale e con funghi, le seadas , “sas cogones de elda e de regottu” (pane di cruschello con riccioli di lardo e con la ricotta). Sarà possibile visitare anche una piccola mostra di lavori dell’artigianato e dolci tipici. Oggetti lavorati all’uncinetto e in velcro di Francesca Porcheddu, i prodotti del salumificio di Nule, la passione tessile di “Manualmente”, i dolci di M. Antonietta Sias, la lavorazione dei formaggi di Joseph Faedda, i lavori al telaio di “Su Telalzu” di Bonorva e s’antunna di Bonorva prodotta da Claudia Sanna.

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