La Nuova Sardegna

ILLORAI. A Illorai il depuratore non funziona ma i cittadini continuano a pagare la quota di depurazione nelle bollette. È la situazione, che ormai si protrae da diverso tempo, denunciata dal consigliere regionale di Sinistra per la democrazia e il progresso Daniele Cocco con una interpellanza rivolta all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda e all’assessore all’Ambiente Donatella Spano. «A Illorai – ha spiegato Cocco – si è venuta a creare una gravissima situazione ambientale. Le acque reflue non depurate si disperdono nell’ambiente determinando un gravissimo inquinamento ambientale che, col passare del tempo, aumenta in maniera esponenziale». Le lamentele e i continui solleciti da parte di Cocc e da parte dell’amministrazione comunale, non sono però bastati e Abbanoa continua a far pagare la depurazione ai cittadini. «Fin dalla data della sua realizzazione – si legge nell’interpellanza – l’impianto è stato gestito dal Comune che ha sempre cercato di farlo funzionare al meglio, nonostante le iniziali carenze strutturali e, nel contempo, ha inoltrato numerose richieste di finanziamento alla Regione per il rifacimento o, quantomeno, il completamento funzionale dell’impianto». Nel 2006 l’Autorità d’ambito della Sardegna ha stanziato 700 mila euro a favore del comune di Illorai per l’adeguamento del sistema fognario e depurativo e nello stesso anno la gestione del depuratore è passata nelle mani di Abbanoa che però, come ha spiegato Cocco «a distanza di dieci anni non ha mai realizzato le opere». Col passare degli anni le condizioni dell’impianto di depurazione di Illorai, in mancanza dei necessari interventi e di manutenzione, sono peggiorate sino al blocco totale. Ancora una volta quindi il consigliere Cocco si rivolge alla Regione per fare luce sul funzionamento dell’impianto fognario e depurativo e chiedere immediati controlli per il suo adeguamento mentre gli abitanti di Illorai si vedono costretti a continuare a pagare un servizio assente da anni.

Elena Corveddu