La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso dà il via libera al reddito sociale ma servono più fondi

di Salvatore Santoni

Il finanziamento regionale di 105mila euro è insufficiente Il Comune ha già inserito nel prossimo bilancio altre risorse

22 marzo 2017
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Via libera a Sorso al reddito di inclusione sociale (Reis). Ieri mattina la commissione Politiche sociali ha licenziato la bozza di regolamento che entro fine mese passerà al vaglio dell’aula consiliare. Soddisfazione da parte del presidente Gianni Tilocca: «Siamo tra i primi in Sardegna».

Ma il finanziamento regionale di 105mila euro rischia di non soddisfare la platea sterminata delle estreme povertà. La prima regola è che al Reis potranno accedere soltanto gli utenti che già beneficiano del Sia, il sostegno per l’inclusione attiva di stampo nazionale. Si tratta di una disposizione calata dall’alto, cioè dalla legge regionale, che in sostanza lega i due canali di finanziamento. È questa circostanza che rende particolarmente complicata la situazione al Comune di Sorso. Sì, perché a tutt’oggi i beneficiari del Sia sono davvero pochi. I dati emersi ieri in commissione riguardano le proiezioni sulla futura erogazione del Reis. In particolare, i servizi sociali sono partiti dai dati relativi agli attuali beneficiari del Sia, per i quali attualmente vengono erogati complessivamente 2.700 euro mensili. Di contro, il calcolo sull’ammontare non corrisposto alla platea degli esclusi è di circa 30mila euro mensili. Numeri che vanno raffrontati con lo stanziamento regionale per il primo anno di Reis: 105mila euro complessivi.

Ecco perché il lavoro dei consiglieri comunali e dei tecnici si è concentrato per risolvere la prima grande criticità: le persone bisognose che rimarrebbero fuori dal nuovo confine tracciato dalla Regione. Una prima risposta è arrivata dall’annuncio dell’amministrazione comunale circa l’arrivo di fondi freschi in bilancio per cercare di parare il colpo.

Su questo fronte sono arrivate le rassicurazioni del segretario generale, e dirigente del settore, Giancarlo Carta, che ha spiegato: «Nel bilancio prossimo all’approvazione in aula sono stati già inseriti 20mila euro che saranno incrementati con opportune variazioni al momento opportuno. Le risorse si trovano, non è un problema». Il nuovo Reis prevede una serie di regole d’accesso e di mantenimento. Prima di tutto l’Isee deve essere uguale o inferiore a 3mila euro (per le prime due linee di priorità), e inferiore o uguale a 5mila euro per la terza e quarta linee di priorità. Per quanto riguarda l’erogazione dei contributi si parte dai 200 euro al mese destinati ai nuclei familiari composti da una sola persona, per arrivare ai 500 euro per le famiglie con 4 o più persone.

I lavori che andranno a compiere gli utenti saranno più o meno quelli che si facevano con il vecchio servizio civico comunale, soppiantato proprio dal Reis.

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