La Nuova Sardegna

Sassari

Il PdS batte i pugni: basta perdere tempo

Ottavio Sanna: se il partito democratico ci impedirà di governare ne pagherà le conseguenze

22 marzo 2017
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SASSARI. «Stanchi, delle beghe interne al partito democratico che da anni tengono sotto scacco la città. Pronti, ad andare avanti nel governo della città, unica vera priorità. Con o senza il Pd. Perché sia chiaro che, se si costingerà Sassari a tornare alla urne, il PdS farà le sue scelte, autonome da un partito che invece che una risorsa è stato un problema per chi come noi ha sempre e solo voluto lavorare, ed è sicuro di averlo fatto al meglio». Rompe gli indugi l’assessore ai lavori pubblici Ottavio Sanna, personaggio di punta del Partito dei Sardi, in forte ascesa a livello regionale e locale e già secondo partito della coalizione nei banchi del consiglio regionale. E, incassato il rinvio della decisione sul futuro della giunta Sanna, fa un duro ultimatum: «Il Bilancio deve arrivare in giunta e in consiglio comunale in tempi strettissimi. Non siamo disposti a farci logorare per mesi. Se il Pd non ha fiducia nel suo sindaco vada in aula e lo sfiduci, e si prenda la responsabilità delle sue azioni, come si è presa la responsabilità di governare questa città. Se vuole andare avanti lo faccia senza perdere ulteriore tempo. Errori sono stati fatti, dal sindaco e dalla giunta. Ma non è per quello che siamo sotto pressione, ma come sempre per problemi interni di un partito in piena ebollizione. è inaccettabile».

Sulla stessa linea Amalia Cherchi (Ora sì): «La città è tenuta in scacco dalla politica, non si merita questo. Ci sono tutti i presupposto perché questa amministrazione possa andare avanti. La città aspetta e merita questo e deve essere governata con vigore e unione».

Duro anche Giampaolo Manunta (Idv): «Siamo alle solite, sindaco e consiglio ostaggio di un partito arrogante e irriguardoso che non riesce a scindere l' azione di governo con gli interessi di bottega. Siamo stanchi di questo gioco del gatto con il topo. Bisogna pensare alla città e al lavoro fin qui fatto che nonostante i detrattori, ha portato alla città centinaia dì milioni pronti a essere messi in campo in obiettivi strategici. Il Pd deve capire che questa logica lo porterà a farsi del male gratuitamente. Abbiano il coraggio di ammettere di avere un sindaco per la città un sindaco espressione del Pd».

Alle urne, senza dubbio alcuno, vorrebbe tornare il M5S: «Un sindaco in trincea, cittadini ostaggio del voto espresso nel 2014, una città sotto scacco – attacca Maurilo Murru – Questa è Sassari, non da adesso, ma da almeno tre anni E tutto riparte, alleanze, mega coalizioni, liste civetta. Esattamente tutto quello che non fa e non farà mai il M5Sla cui alleanza è sempre la stessa, quella con i cittadini».

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