La Nuova Sardegna

Sassari

Bassa valle e Anglona saranno più sicure grazie alle telecamere

di Giulio Favini
Bassa valle e Anglona saranno più sicure grazie alle telecamere

Un sistema di videosorveglianza in 10 Comuni dell’Unione I lavori partiranno a maggio. A disposizione 150mila euro

21 marzo 2017
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SANTA MARIA COGHINAS. Partiranno ai primi di maggio i lavori per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per mettere in sicurezza tutto il territorio dell’Unione dell’Anglona e della Bassa valle del Coghinas. Il finanziamento del progetto ammonta a 150mila euro. I lavori verranno affidati dopo l’apertura delle buste con le offerte (prevista per i primi di aprile) delle diverse ditte che hanno partecipato al bando.

Nella prima fase i Comuni che saranno interessati dai lavori sono quelli di Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Perfugas, Santa Maria Coghinas, Sedini, successivamente il progetto verrà esteso anche ai Comuni di Nulvi, Martis e Osilo.

«Grazie a questo progetto– afferma Pietro Carbini, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e sindaco di Santa Maria Coghinas – vogliamo realizzare un sistema di reti per la sicurezza dei cittadini, dato che nel nostro territorio si stavano sempre più verificando atti di vandalismo e teppismo nei confronti dei beni pubblici e privati».

Naturalmente tramite il sistema di videosorveglianza si acquisiranno informazioni e dati che mirano a contrastare atti criminosi nei Comuni coinvolti dal progetto e a consentire un migliore coordinamento tra i diversi soggetti pubblici coinvolti per la salvaguardia delle sicurezza dei cittadini. «Il sistema – spiega il presidente Carbini – consentirà infine ai cittadini di usufruire in maniera più agevole dei servizi messi a disposizione dalle amministrazioni attraverso la possibilità di utilizzare reti gratuite a banda larga di tipo wireless, rese disponibili in alcune zone che saranno individuate nell’ambito dei centri abitati».

Inoltre, il sistema di videosorveglianza sarà di notevole supporto alle forze dell'ordine per l’individuazione dei colpevoli di reati o per fornire alle amministrazioni comunali indicazioni utili circa l’origine dolosa dell'evento e di incentivare, nel caso, atti di denuncia, ma anche per disincentivare gli stessi atti criminosi.

«Mettere in sicurezza questo vasto territorio – aggiunge il presidente Pietro Carbini – è una priorità per una pacifica convivenza civile dato che si riscontra che il numero delle forze dell'ordine è esiguo rispetto alle esigenze di una comunità che in particolare nel periodo estivo tende ad aumentare in maniera esponenziale e dato che i fenomeni criminosi in generale sono in aumento in tutti le località considerata la grave crisi che attanaglia i nostri territorio e la nostra economia».

Il sistema di telecamere verrà realizzato attraverso la stesura capillare di una rete hiperline a 5,4 GHz in ciascuno dei Comuni dell’Unione interessati dal progetto.

I diversi centri, saranno collegati tra loro con una rete di tipo Vpn (Virtual Private Network) tramite l’utilizzo delle connessioni Adsl già esistenti. La tecnologia utilizzata permetterà ulteriori aggiunte di apparecchiature.

Gli “occhi elettronici” saranno una garanzia di sicurezza, che è sempre più richiesta dai cittadini.

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