La Nuova Sardegna

Sassari

Accusati di rapina al Banco di Anela: assolti dopo 17 anni

Il tribunale di Nuoro
Il tribunale di Nuoro

Per il terzo presunto malvivente era scattata la prescrizione Nel 2000 i banditi si erano impadroniti di 15mila euro

21 marzo 2017
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NUORO. Assolti per non aver commesso il fatto. Si è chiusa dopo 17 anni la vicenda giudiziaria di due uomini di Ottana, Francesco Mulas e Antonio Angelo Siotto accusati di essere gli autori della rapina al Banco di Sardegna di Anela avvenuta nel marzo 2000. Un terzo, Franco Maritato, è uscito per avvenuta prescrizione, mentre Domenico Lai accusato nello stesso procedimento ma solo perchè accusato di aver ceduto dei candelotti di gelatina, è stato assolto perché il fatto non sussiste.

Difesi dagli avvocati Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti, Mulas e Siotto hanno potuto tirare un sospiro di sollievo vedendosi riconosciuta la propria estraneità dai fatti. Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Giorgio Bocciarelli, Mulas e Siotto avevano partecipato all’assalto armato all’istituto di credito del piccolo centro del Goceano, portando via un bottino di poco più di 15mila euro.

I quattro furono arrestati dai carabinieri, poco dopo il colpo, nell’ambito dell’operazione battezzata “Nuove leve”. Indagini complicate avviate dai militari della Compagnia di Bono che avevano consentito di individuare i componenti di una banda, dedita secondo gli in vestigatori a rapine, al traffico d’armi, al furto di auto e ad altri reati. Un gruppo di giovani che nel tempo avevano messo a segno diversi episodi criminali. In particolare, tra le persone arrestate o denunciate in quell’occasione gli inquirenti ritenevano di aver individuato anche gli autori degli attentati agli amministratori di Ottana. Ma ora, dopo 17 anni, anche per Francesco Mulas e Antonio Angelo Siotto il giudice Cannas si è espresso con formula assolutoria.

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